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Esplosione Ravanusa, sette morti e due dispersi

13 dicembre 2021 | 07.09
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I vigili del fuoco questa mattina hanno estratto quattro corpi dalle macerie, anche Selene e il marito Giuseppe

Esplosione Ravanusa, sette morti e due dispersi

I vigili del fuoco questa mattina hanno individuato ed estratto quattro corpi sotto le macerie a Ravanusa (Agrigento). Sono sette i morti accertati. Restano adesso due i dispersi nell'esplosione avvenuta sabato sera in via Trilussa. I vigili del fuoco hanno localizzato l'area dove si troverebbero gli ultimi due corpi, si tratta di un uomo di 70 anni e del figlio di 30.

Tra i corpi delle persone estratte questa mattina c'è anche Selene Pagliarello, l'infermiera 30enne al nono mese di gravidanza, e il marito Giuseppe Carmina. I due corpi erano al terzo piano del palazzo crollato dopo l'esplosione. Trovato anche il corpo del suocero della donna, Angelo Carmina.

Le ricerche sono proseguite per tutta la notte. I vigili del fuoco non si sono mai fermati, con l'aiuto dei generatori elettrici hanno lavorato, anche a mani nude, tra le macerie.

E' stato il cane 'Luna' dei vigili del fuoco a individuare, poco dopo le 6.30 di questa mattina, i quattro corpi senza vita poi estratti dalle macerie. Luna è dell'unità cinofila dei vigili del fuoco di Palermo.

L'INCHIESTA - I periti esperti nominati ieri dal procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, come apprende l'Adnkronos, sono al lavoro per studiare le mappe delle reti del gas di Ravanusa. Il primo sopralluogo dei periti sarà eseguito oggi pomeriggio.

A fare crollare le palazzine causando al momento sette morti sarebbe stata proprio una fuga di gas, anche se ancora non si ha certezza cosa l'abbia causata. "Il gas si è accumulato o nel sottosuolo o in un ambiente chiuso. A innescare l'esplosione potrebbe essere stata anche l'attivazione dell'ascensore", ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino. "Nei prossimi giorni faremo accertamenti più approfonditi - ha aggiunto - certo è che un'esplosione così è un evento eccezionale".

L'esplosione di Ravanusa forse sarebbe stata causata "da un accumulo di gas sotterraneo" ha detto il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, arrivato sul luogo della strage.

Pochi giorni prima dell'esplosione i tecnici avevano eseguito un intervento di manutenzione ordinaria sull'impianto della rete di gas metano. E, a quanto si apprende, non era emersa alcuna criticità. I carabinieri che indagano coordinati dalla Procura hanno acquisito oggi il verbale dell'intervento.

Decine di abitanti della zona sono stati ascoltati dai carabinieri per cercare riscontri alla voce di puzza di gas pochi giorni prima della strage.

Nella zona dell'esplosione ha fatto un sopralluogo il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. "Il sistema di soccorso ha funzionato perfettamente, con la tempestività, l'impegno e la serietà da parte di tutti. C'è tanto lavoro da fare - ha detto parlando con i giornalisti - Fin da subito è stato possibile inquadrare la situazione in tutta la sua drammaticità. Il resto si scriverà nei prossimi giorni".

"Abbiamo sperato fino all'ultimo momento per Selene, non perché gli altri non fossero importanti ma questa ragazza è diventata un po' la figlia di tutti e purtroppo la cosa è andata male".

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