"Oggi esiste un Movimento che aspira alla guida del Paese. Bloccare questo processo, se esso dovesse vincere le elezioni, porrebbe il Paese di fronte ad una crisi politica dagli esiti imprevedibili". Lo scrive Paolo Becchi sul blog di Beppe Grillo. Per il docente di filosofia del diritto, considerato da sempre vicino al Movimento, "una vittoria alle europee del M5S sarebbe la riconferma del fatto che la vittoria alle politiche di febbraio è stata tradita e che il colpo di Stato, con cui si è preteso di sostituire la Seconda Repubblica di Berlusconi con la Terza del Presidente della Repubblica, è fallito".
Per Becchi, "se Renzi dovesse perdere non potrebbe che prendere atto del suo fallimento. Napolitano sarà troppo vanitoso per farsi da parte, accettando il crollo del suo disegno politico ed ecco che si farà avanti l'idea di un nuovo governo di unità nazionale, recuperando al suo interno Forza Italia. Insomma, niente dovrà cambiare (salvo il bamboccione incompetente). Ed è per questo che si avverte già nell'aria un nuovo governo di larghe intese: l'eterno ritorno dell'identico".
"Una cosa è certa però - mette in chiaro Becchi - dopo la vittoria tradita di febbraio, il M5S non potrà accettare una seconda vittoria tradita. Non potrà farlo anzitutto per rispetto verso i propri elettori. A quel punto, dietro la sopravvivenza ormai parassitaria del potere costituito, il potere costituente - il potere sempre presente, il potere originario di ogni costituzione politica - dovrà riapparire: la volontà del popolo dovrà farsi finalmente sentire con una decisione netta, libera e responsabile".