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Expo: la macchina dei soccorsi, 400 medici e infermieri e 3 maxiambulatori

30 aprile 2015 | 17.29
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Un sistema che si muoverà come una fisarmonica, aumentando e diminuendo i mezzi e gli uomini a seconda del flusso di visitatori

 - cantieri Expo
- cantieri Expo

La macchina dei soccorsi, che garantirà l'assistenza sanitaria e il primo intervento durante i 190 giorni dell'Expo di Milano, è pronta per l'apertura di domani. Un sistema che si muoverà come una fisarmonica, aumentando e diminuendo i mezzi e gli uomini a seconda del flusso di visitatori, ma garantendo con 400 tra medici e infermieri totali coinvolti la massima copertura all'interno dell'esposizione universale. Tre i grandi ambulatori con una superficie totale di 1.500 metri quadrati per un'assistenza h24, 7 giorni su 7. La macchina dei soccorsi, che costerà 2 mln di euro, è attrezzata anche ad affrontare un eventuale attacco terroristico grazie ad un modulo 'Nbcr' (nucleare batteriologico chimico e radiogeno) attrezzato per intervenire in caso di necessità.

Il sito è poi completamente cardio-protetto con 30 defibrillatori nei percorsi esterni e 60 distribuiti nei padiglioni. Se vengono usati si allerta automaticamente la sala operativa e arrivano subito i soccorsi. Attorno all'area Expo si chiude l'anello di sicurezza con 7 ospedali preparati e allertati per l'evento: a Milano città Sacco, San Carlo, Niguarda, Policlinico e ortopedico Pini, nell'hinterland l'azienda ospedaliera Salvini (presidi di Rho e Garbagnate) e quella di Legnano.

Secondo le previsioni saranno 70-80 mila le persone che ogni giorno entreranno all'Expo, con punte di oltre 250 mila il sabato e nei festivi. "Abbiamo sviluppato e messo in campo un modello di gestione del personale sanitario e dei mezzi che agisce come una fisarmonica, che si allarga e restringe a seconda delle necessità - spiega all'Adnkronos Salute Alberto Zoli, direttore generale dell'Areu, l'Azienda regionale emergenza urgenza - Crediamo che il numero di accessi o di richieste di soccorso all'interno dell'Expo sarà basso: la scelta quindi è stata quella di puntare sui pronto soccorso degli ospedali vicini, così, in caso di emergenza, il paziente sarà stabilizzato e trasportato nell'ospedale più vicino".

"Nelle giornate di minor flusso abbiamo previsto l'impegno di 25 operatori sanitari: 2 ambulanze con 3+3 operatori - ricorda Zoli - 2 squadre con un mezzo di soccorso avanzato, un'auto con un medico e un infermiere, un ambulatorio con il medico di continuità assistenziale. Durante il weekend, quando si prevede l'aumento dei visitatori, saranno presenti invece 50 operatori e saranno aperti altri due ambulatori". Ai visitatori che avranno bisogno di una farmacia sarà possibile localizzarle con un'app che ha un software per tradurre il nome dei medicinali in 17 lingue.

E in caso di attacco bioterroristico? "Nei mesi passati abbiamo fatto molte esercitazioni anche su questa ipotesi - prosegue Zoli - e siamo pronti con 6 presidi medici avanzati e un presidio con un'unità di decontaminazione con modulo per le problematiche Nbcr (Nucleare Batteriologico Chimico e Radiogeno). Abbiamo inoltre stretto delle collaborazioni con le Regioni limitrofe per essere pronti in caso di un evento di questo tipo, ci aiuteranno con uomini e mezzi".

Il caldo in arrivo non spaventa l'organizzazione dell'Expo: "Il percorso 'decumano' dell'Expo è all'ombra e i padiglioni sono dotati di aria condizionata - osserva il direttore generale dell'Areu - poi abbiamo tre ambulatori che possono offrire ogni tipo di aiuto per chi ha avrà un colpo di calore o la pressione troppo bassa. Ci saranno - conclude - operatori sanitari che gireranno in bici o su auto elettriche, nessuno sarà lasciato solo in caso di emergenza".

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