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Farmaceutica: chi era Alberto Aleotti, 'padre' del brevetto in Italia

07 maggio 2014 | 14.59
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Milano, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Parla di un uomo che si è fatto da solo la biografia di Alberto Sergio Aleotti, patron del gruppo farmaceutico italiano Menarini, scomparso all'età di 91 anni. Nato il 4 marzo 1923 a Quattro Castella di Reggio Emilia da una famiglia povera, a 8 anni rimase orfano di padre. Grazie alla madre e ai voti eccellenti si diplomò ragioniere a 19 anni. E a 23, lavorando, si laureò in Economia e Commercio a Bologna. Alla guida di Menarini dal 1964, "vinse la battaglia più importante per l'intera industria farmaceutica italiana", ricorda il gruppo, facendosi promotore di una dura contesa per ottenere la possibilità di brevetto sui farmaci, che nel 1978 portò alla sentenza con cui la Consulta dichiarò incostituzionale il divieto in vigore in Italia. Un successo che nello stesso anno portò Aleotti alla presidenza di Farmindustria e alla nomina a Cavaliere del lavoro da parte del presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Subito dopo il diploma Aleotti fu assunto nell'azienda municipalizzata 'Farmacie Comunali Riunite' di Reggio Emilia, e dopo la laurea divenne Dg dell'Azienda Comunale. Sotto la sua direzione, l'Azienda arrivò a un profitto che consentì al Comune di Reggio di fornire assistenza farmaceutica gratuita a 20 mila poveri, 30 anni prima dell'istituzione del Ssn. Nacque così l'idea di diffondere in Italia le farmacie comunali, che grazie all'esperienza di Aleotti sorsero a Milano, a Bologna e a Firenze. Fu nel 1964 che accettò l'offerta del Commendatore Mario Menarini: assumere la direzione generale della propria azienda, che Aleotti modernizzò per prepararla alle sfide dell'internazionalizzazione e della nascita di una Ricerca & Sviluppo solida ed efficace. Sotto la sua guida Menarini, scalò la classifica delle industrie farmaceutiche italiane nel mondo, passando dal 352esimo posto al primo. Il gruppo è presente oggi in oltre 100 Paesi, con 16.603 dipendenti (dai 188 del '64). Con un fatturato consolidato pari nel 2013 a 3,275 miliardi di euro, Menarini è al 16esimo posto su 5.180 aziende in Europa e al 38esimo nel mondo su 18.237. (segue)

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