Roma, 26 mag. (Adnkronos Salute) - "L'allestimento di bevacizumab per uso intravitreale è una preparazione galenica magistrale sterile e deve, a norma di legge, essere effettuato in stretta osservanza delle norme di buona preparazione della farmacopea ufficiale e, quindi, in specifici laboratori centralizzati in farmacia ospedaliera e sotto la responsabilità del farmacista specializzato". Lo precisa Laura Fabrizio, presidente della Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (Sifo).
In Italia - ricorda la Sifo - è ormai consolidata la rete di farmacie ospedaliere che soddisfano tutti i requisiti richiesti per assicurare la qualità, l'efficacia e la sicurezza dei medicinali galenici sterili. Ciò sia in termini di ambienti idonei, attrezzature adeguate, tecnologie avanzate, sistemi informatizzati, competenze sviluppate relativamente alle proprietà farmaceutiche (stabilità e compatibilità del prodotto), standard tecnici di qualità, metodiche di preparazione, controlli microbiologici, tracciabilità dei medicinali impiegati per l'allestimento e dei preparati allestiti. Già da anni, infatti, la centralizzazione in farmacia ospedaliera garantisce ogni giorno in Italia la preparazione di migliaia di preparati sterili personalizzati per i pazienti (ad es. oncologici), garantendo sicurezza e risparmio di risorse. "Respingiamo l'affermazione del presidente della Società oftalmologica italiana (Soi) pubblicata recentemente sugli organi di stampa, secondo la quale le farmacie ospedaliere non sarebbero in grado di garantire sterilità del prodotto", conclude Fabrizio.