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Fase 2, Zaia: "Non abbassare la guardia"

25 maggio 2020 | 14.19
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Il governatore del Veneto: "Rischio di reinfezione è dietro l'angolo"

(Fotogramma)
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"Siamo arrivati a 600mila tamponi, rispetto a ieri si sono registrati solo 11 nuovi casi positivi, con una percentuale inferiore all'uno per mille di positivi; ed anche i ricoverati sono in calo così come i pazienti in terapia intensiva sono scesi a 39, di cui solo 10 positivi, mentre i dimessi sono saliti a 3270". Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi nel corso del consueto punto stampa. "Abbiamo quindi dati positivi dal 10 aprile ad oggi, seguiamo con attenzione a quello che accadrà nei prossimi giorni, dato che saranno passati una decina di giorni dalle aperture del 18 maggio - ha spiegato - e anche con preoccupazione perché il pericolo non è finito". Di più per il governatore del Veneto "non si può abbassare la guardia. Stasera avremo una conferenza dei presidenti di Regione in cui si parlerà ancora di riaperture e di linee guida".  "Dobbiamo procedere con la massima cautela, perché il rischio di reinfezione potrebbe essere dietro l'angolo", ha ammonito ancora una volta il presidente del Veneto.

IL MESSAGGIO AI GIOVANI - "Il mio appello va ai giovani che sono stati gli eroi, durante il lockdown, rispettando le regole: devono farlo anche adesso, perché il ricontagio in Corea del Sud ha colpito i ragazzi". Il presidente del Veneto ha sottolineato che 'l'assunzione' di 60mila assistenti civici "è una sconfitta, dal punto di vista culturale. Dover chiedere a qualcuno di dover fare l'educatore, è una sconfitta, così come lo è dover mandare qualcuno a controllare che si usi la mascherina, che è come dover dire che bisogna prendere un farmaco per salvarsi la vita. Per questo dico ai ragazzi: per ribellarvi ai controlli, 'usate la mascherina per protesta'".

NODO CORRIDOI TURISTICI - "No ai corridoi turistici, io sono per l'apertura, se ci sono i parametri di sicurezza si deve aprire come fatto per le attività economiche, ma è necessaria una regia europea. Lo ribadisco, serve una Schengen a livello europeo per il turismo". Luca Zaia oggi è tornato a chiedere una coordinamento a livello europeo in vista dell'ormai imminente apertura della stagione turistica, cosicché non venga penalizzato il nostro Paese sul fronte dei flussi turistici. E sulla proposta di tamponi per i viaggiatori, Zaia ha replicato: "E' una bella suggestione, ma impossibile da realizzare per i milioni di turisti che ogni anno arrivano nel nostro Paese".

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