Più di duemila persone hanno partecipato questo pomeriggio a Lovere, in provincia di Bergamo, ai funerali del giovane Marco Gusmini, morto due giorni fa a Cevo, colpito dalla croce dedicata a Karol Wojtyla. I funerali, nella cattedrale Santa Maria Assunta, sono stati officiati dal vescovo di Brescia, Virgilio Mario Olmi. Presente anche don Claudio Laffranchini, il sacerdote che ha accompagnato una quarantina di ragazzi dell'oratorio Ss. Bartolomea e Vincenza in gita a Cevo.
"Mio figlio è distrutto", dichiara all'Adnkronos il padre di don Claudio, che dal giorno della tragedia non riesce a darsi pace. E' stato proprio don Claudio ad avvertire il pericolo per primo sentendo uno strano scricchiolio provenire dalla croce e a lanciare l'allarme. Purtroppo per il giovane Marco però non è stato sufficiente per mettersi in salvo, rimanendo sotto la pesante croce di legno spezzatasi in due.
In mattinata, nella casa di Marco, in via Papa Giovanni XXII, dove era stata allestita la camera ardente, è stato un susseguirsi di persone, molti giovani e compagni di Marco, scout, che hanno voluto salutare un'ultima volta il loro giovane amico. Per oggi a Lovere è stato proclamato il lutto cittadino così come a Cevo.
