"Caro sindaco, non facciamo finta di non capire. Non sono io a cercare la guerra, siete voi ad averla dichiarata ai cittadini milanesi onesti, attraverso tasse stratosferiche e continui regali a chi non rispetta la legalità, le regole e il vivere civile. Se parliamo di guerra, io purtroppo ho qualche cicatrice da mostrare che Pisapia finge di non ricordare". Così Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, interviene in merito alla vicenda Leoncavallo e alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
"In questa offensiva a tutela della legalità non sono affatto isolato - continua De Corato - la contrarietà espressa da noi consiglieri di opposizione si sposa con il profondo disagio della maggior parte dei milanesi e, mi creda caro sindaco, con la disapprovazione di qualche esponente della sua stessa maggioranza di centrosinistra che ha espresso più di un mal di pancia. I motivi della nostra protesta non sono ideologici e strumentali, ma concreti e supportati dai fatti".
La Giunta comunale, prosegue De Corato, "vuole farci credere che gli occupanti dello spazio autogestito Leoncavallo siano angioletti, che ci troviamo di fronte a ragazzi dell'oratorio, ad un tranquillo centro ricreativo e culturale. Io invece ricordo bene le sprangate che ho ricevuto durante un pacifico presidio in piazza Argentina dai leoncavallini impegnati nelle loro 'attività culturali', come direbbe Pisapia. C'è poi un motivo istituzionale legato alla protesta sollevata da Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale insieme ad altri gruppi di opposizione: la permuta di immobili e terreni con il gruppo Cabassi ha coinvolto strutture e denaro pubblico". (segue)
