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Violenza su donne: nel 2014 in Lombardia uccise 20 donne

30 ottobre 2014 | 20.06
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Violenza su donne: nel 2014 in Lombardia uccise 20 donne

Dall'inizio dell'anno sono 20 le donne uccise in Lombardia. E' quanto evidenzia l'assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, in occasione della presentazione del 'Manuale antistalking' redatto da Telefono Donna e presentato a Palazzo Marino, a Milano.

Tra il 2009 e il 2013 sono state 13.755 le donne che si sono recate in uno dei 16 centri anti-violenza attivi in Lombardia. Si sono verificati 8.388 casi di maltrattamento fisico, 2.403 di violenza assistita, 1.483 di stalking, 10.035 di violenza psicologica e 3.651 di tipo economico. Tra le donne che hanno subito maltrattamenti, 9.931 sono di nazionalità italiana e 3.824 straniera. I casi di violenza diretta sui figli sono stati 2.675 e 10.061 i minori coinvolti. ''Questo - afferma la Bulbarelli - significa che non ci troviamo più di fronte ad un'emergenza, ma ad un problema strutturale della nostra società. Dall'inizio della legislatura abbiamo stanziato 1 milione di euro all'anno per incrementare la rete dei nostri centri. Ne abbiamo 25 e - sottolinea - dovrebbero essere almeno 100".

La violenza sulle donne costa 17 miliardi di euro l'anno: "Fra spese sanitarie, cure farmacologiche, assistenza e mancata produttività", precisa l'assessore, secondo il quale il quadro emerso evidenzia che il Paese è ancora molto arretrato: "Deve cambiare l'approccio al tema e deve esserci anche un cambio culturale. Bisogna fare un percorso, donne e uomini uniti, a partire dalle scuole".

La mancata denuncia è tra i primi passi su cui Regione Lombardia punta a concentrare gli sforzi: "Oggi - precisa la Bulbarelli - solo il 7,3 per cento delle donne maltrattate trova il coraggio di uscire allo scoperto". La conoscenza può rappresentare una valida base per fronteggiare e prevenire il fenomeno: "Proprio per questo - spiega - abbiamo dotato i nostri centri di un software sperimentale in grado di fornirci un dato omogeneo e statisticamente rilevante rispetto al fenomeno della violenza domestica sul nostro territorio che, purtroppo, rimane ancora troppo sommerso".

L'impegno della Regione passa, infine, anche dalla formazione: ''Il mese scorso sono partiti 4 corsi per avvocati e abbiamo già deciso di estenderli a tutte le tipologie di personale che entrano in contatto con queste donne: medici, infermieri, assistenti sociali e anche giornalisti". Auspicando che il miliardo di euro che il governo ha ipotizzato di tagliare alla Lombardia con il Dl Stabilità non vada a impattare con i fondi stanziati per combattere la violenza di genere. "Vanno bene i risparmi - conclude la Bulbarelli - ma questi non devono essere fatti sulla pelle delle persone maltrattate".

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