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Mafia, Lombardia prima regione del Nord per beni confiscati

19 aprile 2016 | 17.20
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Mafia, Lombardia prima regione del Nord per beni confiscati

La Lombardia è la prima regione del nord per numero di beni confiscati alla criminalità organizzata: 1300 immobili sul territorio regionale. I dati sono stati ricordati durante la Conferenza nazionale del Progetto europeo Icaro che si è tenuta oggi a Palazzo Pirelli. Lo studio, che si pone l’obiettivo di individuare metodi e politiche per favorire il passaggio dall’impresa mafiosa a quella legale, è finanziato con fondi europei ma si avvale del contributo e la partecipazione di partner privati tra i quali l’associazione di Enti locali Avviso Pubblico, Arci Milano, Università di Milano, Cgil e Associazione Sao.

Il Presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha sottolineato l’impegno del Consiglio Regionale e della Giunta nel sostegno agli enti locali e ha ricordato che la Lombardia è stata la prima Regione a fare una legge per il contrasto alle mafie e l’educazione alla legalità.

“Dobbiamo contrastare la presenza della criminalità organizzata nell'economia- ha detto il Presidente del Consiglio regionale - Sappiamo che le mafie si basano sull’occupazione del territorio. Quasi 1300 sono i beni confiscati nella nostra Regione, fra cui 300 aziende, dati che indicano una presenza reale che non possiamo non contrastare. Dobbiamo mostrare che la gestione pubblica di questi beni è migliore di quella della criminalità organizzata. Errore grave sarebbe manifestare il contrario ossia che un'azienda funzionava meglio quando era fuori dalla legalità”.

“L’evento di oggi – ha detto il presidente della Commissione Speciale Antimafia Gianantonio Girelli - è emblematico del fatto che Istituzioni pubbliche e privato sociale, se impegnati insieme nella lotta alle mafie, sono in grado di liberare le migliori energie necessarie per ottenere risultati importanti nell’azione di contrasto. In particolare e soprattutto nell'utilizzo dei beni confiscati, vero terreno su cui dimostrare alla mafia che lo Stato è più forte. Le nostre azioni devono essere improntate ad aumentare la consapevolezza nella società e fra i cittadini che fare fronte comune serve a contrastare con efficacia ogni forma di criminalità”.

Il progetto Icaro, i cui esiti saranno presentati a Bruxelles il 7 luglio, si occupa in particolar modo delle aziende confiscate tentando di mantenerle in vita nel lungo e difficile periodo tra sequestro e confisca e favorendo il loro risanamento nell’economia legale. La conferenza, aperta dal coordinatore del progetto Luigi Lusenti, ha fatto una fotografia dell’attuale situazione italiana, evidenziando come la Lombardia, con l’11% sul dato nazionale, sia la prima Regione del Nord per numero di beni confiscati alla mafia, dopo Sicilia, Campania e Calabria che confermano il primato al sud dell’opera della criminalità organizzata.

Presenti alla conferenza nazionale anche l’Assessore alla Sicurezza Simona Bordonali, Stefania Pellegrini (Università di Bologna) e Nando Dalla Chiesa (Università di Milano), il Presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi, Maria Vittoria De Simone della Direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Umberto Postiglione dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati e Susanna Camusso.

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