20 anni e 7 mesi di reclusione: è la richiesta avanzata oggi dal pm di Genova Walter Cotugno, nei confronti del comandante della nave Jolly Nero, Roberto Paoloni, nel processo per il crollo della Torre Piloti del porto di Genova.
Paoloni deve rispondere, insieme ad altre 4 persone, dell'accusa di omicidio colposo plurimo, crollo di costruzioni, attentato alla sicurezza dei trasporti. L'incidente, risalente al 7 maggio del 2013 e nel quale persero la vita 9 persone e altre 4 rimasero ferite, avvenne in seguito all'impatto tra il cargo Jolly Nero - in manovra all'interno del porto - e la torre di controllo.
Oggi l'udienza nella quale il pm ha formulato le richieste e le pene accessorie per il comandante, tra cui l'interdizione temporanea da uffici direttivi e perpetua dai pubblici uffici e l'esonero dal comando per 10 mesi.
Paoloni è accusato anche di falso per la mancata annotazione sul giornale di navigazione del non funzionamento del contagiri della nave e per avere attestato il falso nella check list degli apparati del ponte di comando."
Avremo ancora una ventina di argomenti da discutere, rispetto a tutte le varie sfaccettature del processo - spiega il legale di Paoloni, l'avvocato genovese Romano Raimondo - pensiamo che le ipotesi di responsabilità a carico di Paoloni debbano essere grandemente attenuate ripetto alle richieste severe del pubblico ministero".
"Adesso - aggiunge Raimondo - ci saranno ancora almeno 1 o 2 udienze per terminare la requisitoria, poi sarà la volta delle udienze per le parti civili e, al termine, inizierà la difesa a discutere, non prima della fine di febbraio".
