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Storia di Manraj, figlio di indiani e primo al corso carabinieri

11 settembre 2017 | 12.49
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Manraj Singh
Manraj Singh

Si chiama Manraj Singh, ha 24 anni ed è nato in Italia da genitori di origine indiana: primo carabiniere tra gli allievi del suo corso, ha mostrato un rendimento talmente ragguardevole da meritare una menzione da parte del ministro dell'Interno. "E' risultato primo perché ha avuto una media che lo ha posizionato al di sopra di tutti gli altri allievi, con ottimi risultati in tutte le materie militari e professionali", spiega all'AdnKronos il colonnello Davide Rossi, comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, tra le più grandi d'Italia, dove Singh ha frequentato il 136esimo corso formativo, dedicato alla memoria della Medaglia d'Oro al Valor Militare carabiniere Vittorio Tassi, cominciato lo scorso dicembre e svoltosi anche tra le Scuole di Roma, Torino, Campobasso e Iglesias.

"Sono sempre stato attratto dall'Arma, sin da bambino. Diventare carabiniere era uno dei miei sogni, ma una vera coscienza è subentrata dopo che ho finito le scuole superiori", racconta Manraj Singh all'AdnKronos. Il più bravo carabinere del corso è nato ad Anzio, sul litorale romano, dove suo padre si era trasferito 35 anni fa per ragioni lavorative da Ludhiana, nello Stato indiano del Punjab: "Fa il saldatore - spiega Manraj - Mia madre lo ha raggiunto in Italia dopo qualche anno, in India era insegnante di lingua, ma una volta qui ha deciso di fare la casalinga per dedicarsi alla famiglia, a me e a mio fratello. Quando avevo dieci anni, poi, ci siamo trasferiti in Veneto, a san Donà di Piave, provincia di Venezia".

Lì Manray ha studiato e si è diplomato perito elettrotecnico. Una volta compiuti i 18 anni ha potuto ottenere la cittadinanza italiana: "Si è trattato di un riconoscimento formale di un percorso - dice Singh, che è di religione sikh, la più diffusa nel Punjab - Se una persona cresce in Italia, determinati valori entrano a far parte inevitabilmente del suo bagaglio".

Il 17 giugno Singh ha prestato giuramento con gli altri allievi del corso di Reggio Calabria (365 in tutto), ed è diventato "carabiniere allievo". In quell'occasione ha conosciuto Marco Minniti, presente alla cerimonia presso la caserma sede della Scuola, che ha poi raccontato quell'episodio durante un incontro alla Summer School di Confartigianato a Roma qualche giorno fa: "Quello che ho realizzato è alla portata di tutti - dice Singh - Il fatto che sia stato portato ad esempio dal ministro, però, può essere un grande messaggio per le nuove generazioni di stranieri".

Il 136esimo corso per allievi carabinieri terminerà formalmente a fine ottobre, ma dal 10 settembre Singh frequenterà il corso triennale per allievi marescialli, di cui è risultato vincitore, nella Scuola di Firenze. "Voglio fare strada nell'Arma - spiega - e lavorare nel servizio cittadino utilizzando al massimo tutte le mie potenzialità e capacità. La priorità è quella di aiutare il cittadino, cercando sempre di crescere, senza fossilizzarsi su un certo ruolo: bisogna sempre migliorarsi per poter aiutare gli altri".

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