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Guerriglia a Roma, bombe carta ultrà Lazio contro agenti

09 gennaio 2019 | 09.00
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Scene di guerriglia urbana la notte scorsa nel quartiere Prati, a Roma. Un gruppo di tifosi ultras della Lazio ha lanciato sassi, bombe carta, bottiglie e spranghecontro gli agenti. Tra gli appartenenti alle forze dell'ordine 8 sono i feriti, riferisce la Questura, contusi ma non gravi, con prognosi dai 4 ai 20 giorni (FOTO) (VIDEO). A seguito degli scontri un tifoso è stato arrestato e altri 3 sono stati denunciati . Si tratta, riferisce ancora la Questura, di appartenenti alle frange ultras. Nei loro confronti verranno emessi provvedimenti di Daspo. Il tifoso arrestato è poi tornato in libertà. Al termine dell’udienza per direttissima, il giudice ha convalidato l'arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale senza però emettere alcuna misura cautelare.

I tifosi, 2.500 persone circa, stavano festeggiando in piazza della Libertà i 119 anni della fondazione della Società Sportiva Lazio quando un folto gruppo si è staccato e ha assalito in via Cola di Rienzo una squadra di poliziotti del Reparto Mobile. La Procura di Roma ha aperto un’indagine in cui si ipotizzano i reati di violenza privata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Intanto è in corso la visione delle immagini girate da operatori della Polizia Scientifica per l'identificazione di ulteriori soggetti che hanno partecipato alle azioni violente.

Andrea Cecchini, presidente del sindacato di polizia 'Italia Celere', racconta all'Adnkronos: "Una decina di agenti sono rimasti feriti per il lancio di sassi, bombe carta e per i bastoni e spranghe utilizzate da un folto gruppo di tifosi contro di noi". "Incappucciati, a volto coperto" sono avanzati "in una strada limitrofa a piazza della Libertà e piuttosto buia - continua Cecchini - contrastando una squadra di poliziotti del reparto mobile, in tenuta antisommossa. Gli agenti hanno dovuto dapprima subire il lancio di sassi e bottiglie, poi le bombe carta e arrivati al contatto con la tifoseria, c'è stata una carica di alleggerimento nella quale alcuni agenti, una decina sono rimasti feriti".

E' successo "intorno alla mezzanotte su via Cola di Rienzo", spiega il presidente del sindacato di polizia 'Italia Celere'. "Un fronte di 300 ultras laziali ha creato un fronte unico - prosegue - trincerandosi dietro a secchioni dell'immondizia, avanzando davanti alla squadra degli agenti. I tifosi hanno cominciato a lanciare bombe carta, forse un centinaio, sassi e bottiglie: c'era tanto fumo". "Gli agenti hanno risposto con un lacrimogeno - aggiunge Cecchini - e poi con una carica di alleggerimento per disperderli. Un agente è stato raggiunto da una bomba carta ad un ginocchio ed un altro ad un polpaccio. Altri hanno ripostato contusioni e lesioni varie".

"Per me il tifoso è colui che vive la propria fede calcistica con passione ma nel rispetto delle regole - ha dichiarato il presidente della Lazio, Claudio Lotito - Quelli sono pseudo tifosi, che fanno scelte diverse e risponderanno di queste scelte diverse". "Io sono il presidente della Lazio e rispondo dei miei comportamenti e della società, non posso rispondere dei singoli - ha sottolineato Lotito a margine dell’iniziativa 'La Lazio nelle scuole' - Come ha detto Salvini la responsabilità è personale e ognuno deve assumersi le colpe dei propri comportamenti. Se io faccio queste iniziative nelle scuole è proprio per evitare che ci siano comportamenti fuori dalle regole. Sto cercando d’inculcare questi concetti e valori ai piccoli, bisogna rispettare le norme. Tutto ciò che esula da questo, è responsabilità di chi sbaglia".

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