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Terrorismo

Sabina Rossa: "Rilevante sapere se qualcuno protesse latitanza ex Br Carpi"

12 aprile 2019 | 18.13
LETTURA: 5 minuti

E' quanto spiega all'Adnkronos l'ex parlamentare e figlia di Guido, l'operaio dell'Italsider e sindacalista della Fiom, ucciso a Genova da un commando delle Brigate Rosse nel 1979. Perse le tracce dell'autista del gruppo da 40 anni, rogatorie verso Spagna e Portogallo

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Dal mio punto di vista, al di là delle pene comminate a 40 anni distanza e anche se non sono i familiari a dover entrare nel merito e neanche a commentare, quello che mi interesserebbe sapere è come questa persona abbia potuto per 40 anni rimanere indisturbata in un altro paese, usando quale nome, e chi avrebbe favorito in un primo tempo la fuga e protetto in un secondo tempo la latitanza in questi anni". Lo spiega all'Adnkronos Sabina Rossa, ex parlamentare e figlia di Guido Rossa, l'operaio dell'Italsider e sindacalista della Fiom ucciso a Genova da un commando delle Brigate Rosse nel 1979, dopo la notizia di alcune rogatorie verso Spagna e Portogallo che sarebbero state inoltrate dalla procura antiterrorismo di Genova, legate a una nuova indagine nei confronti di Lorenzo Carpi, l'unico membro della colonna genovese che uccise Rossa ancora latitante. Carpi era l'autista del gruppo delle Br che il 24 gennaio del 1979 assaltò e uccise sotto casa in via Ischia a Genova Guido Rossa, che aveva denunciato tempo prima un brigatista infiltrato. Dopo la notizia, apparsa questa mattina sulla stampa, riportata da un quotidiano genovese e relativa ad alcune presunte rogatorie partite dall'Italia, è stato aperto un procedimento penale per rivelazione di segreto d'ufficio e pubblicazione di atti.

I nuovi approfondimenti servirebbero a far luce su alcune ipotesi investigative legate all'eventuale presenza di Carpi tra Spagna e Portogallo. "Sono questi - prosegue Sabina Rossa - gli elementi che, a mio giudizio, potrebbero avere rilevanza non solo per me ma anche per la storia di questo Paese. I misteri legati a questa storia e in generale alla storia recente sono ancora molti, non so se questi interrogativi verranno mai risolti e se ci sarà mai la volontà".

Carpi, l'ex autista del commando Br condannato all'ergastolo per l'omicidio Rossa in via Ischia la mattina del 24 gennaio del 1979 e per altri delitti politici, riuscì a far perdere le sue tracce in modo misterioso e resta latitante da 40 anni. Secondo quanto riportato dal Secolo XIX alcuni riscontri di indagine riporterebbero anche della presenza della sorella di Carpi, di recente, nella penisola iberica."Ho letto la notizia sul giornale, ma non è una cosa nuova - prosegue Rossa - l'ipotesi era già stata al vaglio degli inquirenti nel 2016 in una regione del Portogallo ma poi non si era concretizzata". 

"La novità che viene messa in risalto - sottolinea - è che la procura formalizzando questa nuova richiesta con una rogatoria per associazione con finalità di terrorismo, rivolta a Lorenzo Carpi, potrebbe forse ottenere qualche elemento in più di collaborazione da parte di questi paesi, probabilmente non era sufficiente il solo fatto che un soggetto fosse latitante per ottenere informazioni, tabulati telefonici e altro".

"Di nuovo - continua Sabina Rossa - ci sarebbe il cambio della richiesta, si chiama in causa l'associazione per finalità di terrorismo. Di rilievo c'è una volontà di andare più a fondo ed avere la possibilità di ottenere eventuali informazioni".

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