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Omicidio Sara, ergastolo all'ex

11 settembre 2019 | 16.04
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A deciderlo i giudici della Corte d'Assise d'Appello, pena aumentata per stalking. Paduano, in carcere per l’omicidio dell'ex fidanzata, uccisa e data alle fiamme il 29 maggio 2016 a Roma. La mamma: "La sentenza servirà ad altre donne"

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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di Assunta Cassiano

Ergastolo per Vincenzo Paduano che tre anni fa uccise e bruciò l'ex fidanzata Sara Di Pietrantonio in via della Magliana a Roma. I giudici della seconda Corte d'Assise d'Appello, dopo che la Cassazione lo scorso aprile aveva disposto un processo bis ritenendo il reato di stalking non assorbito in quello di omicidio, hanno aumentato la pena per il vigilante rispetto al primo processo d'appello.

Paduano, oggi in aula, è stato condannato così per due reati distinti, l'omicidio pluriaggravato e lo stalking accogliendo la decisione dei giudici della Suprema Corte che nelle motivazioni della sentenza avevano sottolineato come "la tesi per la quale il delitto di omicidio aggravato assorbe il delitto di atti persecutori è errata".

"Sara non ce la riporta più nessuno, nemmeno dieci ergastoli", ha detto subito dopo la lettura della sentenza la madre Concetta Raccuia. "Spero che tutto questo dolore possa servire per altre ragazze - ha sottolineato - Altre donne che si trovano in questa difficile situazione dello stalking psicologico. La Corte ha fatto oggi qualcosa per gli altri, è stato riconosciuto lo stalking come reato autonomo dall'omicidio e punito in presenza di una violenza invisibile".

Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Nicodemo Gentile, legale di parte civile per il padre di Sara Di Pietrantonio. "Siamo in presenza di una pena giusta, ma non esemplare, alla luce dei reati contestati. Questa la vittoria della giustizia e la sconfitta dell’amore", ha commentato.

La sentenza del processo d'Appello bis arriva a distanza di tre anni e tre mesi dall'omicidio. Era la notte del 29 maggio di tre anni fa quando Sara venne strangolata e bruciata a 22 anni in via della Magliana a Roma dal suo ex fidanzato. All’alba, dopo la segnalazione di un’auto in fiamme, i vigili del fuoco intervenuti a spegnere l’incendio trovarono a poca distanza dall’auto il corpo semicarbonizzato di Sara.

A condurre le indagini gli agenti della squadra mobile, che sentiti i familiari e gli amici arrivarono in breve tempo a individuare Paduano che, nonostante la loro relazione fosse finita, continuava a perseguitare Sara. Le indagini puntarono subito sull’ex fidanzato che non si era arreso alla fine della storia.

Fermato confessò di aver ucciso Sara per gelosia. Secondo la ricostruzione della notte del delitto Paduano mentre era di turno come vigilantes lasció il posto di servizio arrivando sotto casa del ragazzo che frequentava in quel periodo Sara. Aspettó che la giovane lo riportasse a casa e inizió a seguirla. Paduano speronò l’auto della ex costringendola a fermarsi, e una volta bloccata in strada la tramortì e strangoló dandola alle fiamme.

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