Per i 2.500 cinesi che stanno rientrando in Toscana dopo un soggiorno in Cina "l'indicazione è l'isolamento volontario a casa. Per tutti: adulti e bambini. Ma bisogna dire che la situazione non deve suscitare eccessivo allarme: tutte queste persone sono tracciate, e c'è un ambulatorio apposito a loro dedicato in caso di febbre. Dunque la situazione è sorvegliata e controllata, non solo per i 400 bambini" monitorati in isolamento volontario a casa. Ad assicurarlo all'AdnKronos Salute è l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene dell'Università di Pisa, che interviene dopo le parole ieri dell'assessore alla Sanità della Regione Toscana, Stefania Saccardi.
"Certo, non possiamo escludere che si possa verificare un caso" di Covid-19, "anche perché in medicina il rischio zero non esiste. Ma la situazione in Toscana è controllata. E oltretutto in Cina queste persone hanno vissuto direttamente il problema: sono state controllate prima di partire e sono allertate. Inoltre chi arriva in Italia non ha avuto contatti con malati, altrimenti non sarebbero potuti partire", conclude Lopalco.