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Furti e truffe ai danni di anziani sacerdoti, 5 arresti

12 maggio 2020 | 12.55
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Cinque arresti ai domiciliari nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di molteplici furti e truffe ai danni di anziani sacerdoti che svolgono le funzioni di parroco nelle chiese piemontesi. Altre cinque persone denunciate per ricettazione e riciclaggio. E' il bilancio di un'operazione condotta dalla squadra mobile della questura di Vercelli e coordinata dalla procura vercellese. I proventi del gruppo, che operava su tutto il territorio piemontese e in particolare nelle province di Vercelli, Torino, Alessandria, Biella e Cuneo, sono stimati in oltre 100.000 euro.

Le indagini erano partite nel dicembre scorso a seguito di una rapina compiuta in una chiesa di Casale Monferrato ai danni di un'anziana signora a cui era stato rubato il portafoglio.

Tra gli episodi contestati, il furto nell'abitazione di un parroco 82enne della provincia di Cuneo a cui erano stati sottratti assegni poi falsamente compilati e cambiati per un ammontare di circa 60 mila euro. Assegni in bianco erano stati rubati anche nell'abitazione del parroco 86enne di una chiesa della provincia di Alessandria a cui successivamente erano stati sottratti 35 mila euro. E sempre in provincia di Alessandria era stato portato a termine ai danni di un parroco 79enne a cui erano stati sottratti monili per un valore di 5000 euro e poi rivenduti.

Truffato anche un parroco novantenne del biellese cui era stata venduta una finta strumentazione per la prevenzione antincendio della chiesa e rubati assegni poi incassati per 10 mila euro. Vittima della banda anche un parroco, ottantacinquenne, di una chiesa del Canavese: approfittando delle minori difese dovute all'età erano riusciti a farsi consegnare una a cospicua somma di denaro con la scusa di dover commissionare la fabbricazione di una targa commemorativa in oro zecchino destinata ad un monsignore.

All'alba di oggi quattro componenti della banda, tre uomini ed una donna, tutti italiani e uno dei riciclatori, anch’egli italiano, sono stati raggiunti da altrettante misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Cinque ricettatori e riciclatori sono stati denunciati. Nel corso delle perquisizioni, nell’abitazione di uno dei ricettatori sono state rinvenuti e sequestrati monili in oro, orologi di pregio e mazzette di denaro contante. Le indagini proseguono per verificare se il gruppo si responsabile di altri episodi simili.

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