"Intubati e deceduti avevano carica virale 8 volte superiore a non intubati e sopravvissuti"
"In questo studio hanno dimostrato come una bassa carica virale è risultata indipendentemente associata a un ridotto rischio di essere intubati e morire: i pazienti intubati e deceduti avevano una carica virale 8 volte superiore a quelli sopravvissuti/non intubati". Lo scrive su Twitter Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione all'Irccs San Raffaele di Milano e prorettore dell'Università Vita-Salute di Milano, postando il grafico riassuntivo di un lavoro pubblicato su 'Critical Care'.
"Inoltre, una bassa carica virale è risultata indipendentemente associata ad un ridotto rischio di essere intubati e morire", ha aggiunto Zangrillo.
"Come anticipato da diversi studi anche dell'Ospedale San Raffaele (alcuni di essi frutto di collaborazioni internazionali importanti), è sempre più evidente una correlazione tra riduzione della carica virale e la variazione del quadro clinico dei soggetti infettati, motivo per cui a Maggio-Agosto, rispetto a Febbraio-Aprile abbiamo visto prevalentemente malati asintomatici o che comunque non necessitavano del ricovero in terapia intensiva", si legge ancora.