Ieri in 76 si erano buttati giù dall'imbarcazione nel tentativo di raggiungere la terraferma
Altri 48 migranti, dopo i 76 di ieri, si sono gettati in mare dalla Open Arms nel tentativo di raggiungere la terraferma. La nave della Ong si trova davanti al porto di Palermo . "Siamo ancora di fronte Palermo, senza poter sbarcare né avere alcuna indicazione - si legge in un tweet - A bordo la sofferenza aumenta, degli ospiti e dell'equipaggio. Altre 48 persone si sono gettate in acqua. #Unportosicurosubito".
"Nonostante l'Italia conosca la situazione limite di Open Arms, ci lascia abbandonati a 1500 metri da Palermo, senza alcuna soluzione o indicazione. A bordo la sofferenza aumenta non solo dei migranti ma anche dell'equipaggio. Altre 48 persone si sono gettate in acqua": così su Twitter il fondatore di Open Arms, Oscar Camps.
Ieri è stata la stessa Ong a rendere noto il tentativo disperato dei migranti di arrivare a riva: "Siamo rimasti in attesa istruzioni per sbarco cercando di gestire situazione critica a bordo - scrive su Twitter -. Tuttavia, poco fa, 76 persone si sono gettate in acqua nel tentativo di raggiungere la costa". I migranti sono stati tutti recuperati dalle motovedette della Capitaneria di Porto, ed è stato sempre l'account Twitter dell'Ong a dare gli aggiornamenti: "Questa mattina, mentre attendevamo istruzioni sulle modalità di sbarco davanti al porto di Palermo, 75 persone si sono gettate in acqua nel tentativo di raggiungere la costa a nuoto. Ora sono tutte in salvo, recuperate dalla Guardia Costiera italiana. Restano sulla nostra nave 188 persone, tra cui donne e ragazzi, nonché due bambini piccoli. Attendiamo di sapere quando e come potranno raggiungere terra".