Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato in legge la revoca dei trattati bilaterali con l'Ucraina del 1997 e del 2010 sulla concessione della base della Flotta del Mar Nero di Sebastopoli in Crimea. L'intesa sottoscritta da Viktor Yanukovich a Kharkiv subito dopo la sua elezione a presidente, il 21 aprile del 2010, oltre a estendere l'affitto dell'infrastruttura di 25 anni, dopo la scadenza degli accordi sanciti del 1997 nel 2017, a un canone di circa milioni di dollari l'anno, prevedeva l'aggiunta di ''fondi supplementari'' ottenuti da una riduzione del costo delle forniture di gas russo all'Ucraina del trenta per cento, per cifre inferiori ai 330 dollari per mille metri, a un cento dollari per costi superiori, con un calcolo effettuato alla fine di ogni anno. Dopo il mancato rinnovo ieri dello sconto del 40 per cento che Yanukovich aveva concordato con Putin a dicembre, la bolletta energetica di Kiev potrebbe aumentare ancora.