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Gaza, ancora raid e lanci di razzi. Appello per il cessate il fuoco da Francia, Germania e Gran Bretagna

09 agosto 2014 | 09.06
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Hamas: "La resistenza continua". Israele: "Tutte le opzioni sul tavolo per fermare i missili". Al Cairo colloqui fra l'intelligence egiziana e le fazioni palestinesi per la ripresa della tregua. Sette i palestinesi uccisi nelle ultime ore. Unrwa: "L'embargo deve finire"

(Infophoto)
(Infophoto)

Non si fermano le ostilità tra Israele e Hamas. Sabato mattina è ripreso il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele, dopo circa dieci ore di calma. Le sirene di allarme hanno risuonato in vari centri abitati dello Stato ebraico.

Mentre sono 50 gli obiettivi colpiti dagli israeliani in risposta a 27 missili. Lo ha dichiarato una portavoce dell'esercito israeliano. Secondo Hamas, i raid hanno preso di mira abitazioni, moschee, magazzini e centri di addestramento.

Non ci saranno concessioni a Israele, la resistenza continua, ha fatto sapere Hamas, sfidando i tentativi internazionali di ottenere un nuovo cessate il fuoco dopo la ripresa dei combattimenti tra le parti. ''Non torneremo indietro, la resistenza continuerà - ha detto il portavoce Fawzy Barhum in un comunicato - L'intransigenza dell'occupante non porterà da nessuna parte e noi non faremo concessioni sulle richieste del nostro popolo''.

Il ministro israeliano delle Comunicazioni Gilad Erdan, membro del gabinetto di sicurezza, ha dichiarato alla rete televisiva Channel 2 che "tutte le opzioni sono sul tavolo" per fermare i lanci di missili contro Israele, facendo intendere che non vengono escluse né un'altra operazione di terra né una rioccupazione della Striscia. E un alto funzionario israeliano, citato dal sito di Haaretz, ha ribadito che Israele non intende "negoziare sotto il fuoco dei missili".

Appello alla tregua da Francia, Germania e Gran Bretagna - I ministri degli Esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna hanno diffuso un appello congiunto per una tregua fra Israele e Hamas. "Esortiamo le due parti a tornare immediatamente al cessate il fuoco", si legge nell'appello diffuso a Berlino dal tedesco Frank-Walter Steinmeier, il francese Laurent Fabius e il britannico Philip Hammond. "Gli sforzi a questo fine in corso in Egitto hanno il nostro pieno sostegno", aggiungono i capi delle tre diplomazie europee.

Al Cairo sono in corso colloqui fra l'intelligence egiziana e le fazioni palestinesi per la ripresa del cessate il fuoco.

Le vittime - Intanto si aggrava il bilancio delle vittime. Sette palestinesi sono stati uccisi sabato in raid condotti dall'aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza. Il numero totale dei morti palestinesi è salito a 1.913, con circa 10mila feriti, ha riferito Ashraf al-Qedra, portavoce del ministero della Sanità a Gaza. Sono invece almeno 64 i soldati israeliani che hanno perso la vita in scontri con uomini armati palestinesi nella Striscia di Gaza, mentre tre civili sono morti per il lancio di razzi da parte di Hamas.

Distrutte decine di moschee - Vittime e devastazione nella Striscia. Sono 64 le moschee distrutte nei raid condotti dall'aviazione israeliana. Lo ha annunciato il ministero palestinese degli Affari religiosi. ''Israele ha distrutto 64 moschee nella Striscia di Gaza dal 7 luglio'', si legge in un comunicato diffuso dal ministero, nel quale si precisa che l'offensiva israeliana ha parzialmente danneggiato anche altre 150 moschee.

Unrwa chiede fine embargo - L'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, ha chiesto che venga posta fine all'embargo israeliano in vigore da sette anni sulla Striscia di Gaza. Va trovata una soluzione politica al conflitto, ha aggiunto l'Unrwa, e avviata la ricostruzione dell'enclave palestinese.

''Non possiamo ricostruire Gaza con le mani legate dietro la schiena - ha detto il portavoce dell'Unrwa Chris Gunness - L'embargo deve finire. Dobbiamo occuparci solo della questione umanitaria. Tutti coloro che sono direttamente o indirettamente responsabili della carneficina e della distruzione devono impegnarsi''.

La fine dell'embargo israeliano su Gaza, imposto nel 2006, è una delle richieste chiave formulate da Hamas e dall'Autorità nazionale palestinese per un cessate il fuoco duraturo. Sono almeno 65mila le persone che hanno avuto la casa distrutta in seguito agli ultimi combattimenti.

Tel Aviv, centinaia di persone a manifestazione pacifista - Intanto a Tel Aviv centinaia di persone partecipano a una manifestazione pacifista contro le operazioni militari a Gaza. Lo scrive il sito Times of Israel. 'Stop al massacro, mettiamo fine all'assedio' e 'la guerra è evitabile, la pace è inevitabile' sono fra gli slogan sugli striscioni dei dimostranti riuniti a piazza Rabin.

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