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Russia: Nazarbayev incontra Putin e ammette le sfide all'Unione euroasiatica

20 marzo 2015 | 16.24
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Nazarbayev precisa che il calo dei prezzi del petrolio pone una "sfida" al progetto di integrazione voluto dalla Russia nell'incontro con Putin poi allargato a Aleksandr Lukashenko.

Lukashenko, Nazarbayev e Putin ad Astana - (foto Xinhua)
Lukashenko, Nazarbayev e Putin ad Astana - (foto Xinhua)

Scricchiola l'Unione euroasiatica che Vladimir Putin ha lanciato insieme a Kazakhstan e Bielorussia sul modello e come sfida all'Unione Europea e sul perimetro dell'Unione sovietica. Prima dell'inizio di un incontro con Putin ad Astana, Nursultan Nazarbayev ha ammesso che il calo del prezzo del petrolio e di altri beni da esportare che ha colpito in modo particolare i due paesi pone una "sfida" al progetto di integrazione.

Il mese prossimo si svolgeranno in Kazakhstan elezioni presidenziali anticipate a cui Nazarbayev torna a presentarsi. Chi ama il Kazakhstan deve votarlo, ha dichiarato Putin che, per rilanciare il suo progetto, una volta che la riunione è stata estesa ad Aleksandr Lukashenko, ha anche proposto, nel pieno di una crisi che ha portato le monete dei tre paesi a una drastica svalutazione, l'avvio del processo di integrazione monetaria.

La presidenza del Kazakhstan tuttavia non aveva neanche citato l'Unione euroasiatica nell'agenda della riunione pubblicata sul sito, parlando solo di un generico aumento della cooperazione commerciale ed economica, di economia mondiale e situazione in Ucraina. I tre paesi, ha quindi riassunto Putin quasi altrettanto genericamente, "hanno concordato il proseguimento del coordinamento della loro politica monetaria". "E' arrivato il momento di discutere della possibilità di formare una unione monetaria in futuro", ha aggiunto sottolineando che Russia e Kazakhstan devono "lavorare insieme" per superare la "non facile" situazione economica.

Già ieri nel suo incontro con gli industriali russi a Mosca, aveva ammesso che "non ci sono gli elementi" per poter poter anticipare una ripresa economica, pur contraddicendo il suo ministro delle finanze Anton Siluanov secondo cui il peggio era invece passato. Non hanno preso parte alla riunione di oggi, che avrebbe dovuto tenersi la scorsa settimana, quando il presidente russo non è comparso in pubblico per dieci giorni, i presidenti di Armenia, che è entrata a fare parte dell'Unione euroasiatica all'inizio di gennaio, e del Kirghizistan, la cui adesione era in programma per maggio.

Il Kazakhstan deve ai paesi dell'Unione Europea il 44,4 per cento delle sue esportazioni, solo il 15,8 per cento alla Russia -e oggi nazarbayev ha annunciato il calo del 20 dell'interscambio- cento del il 14,4 alla Cina. Ma oggi, più che concordare il proseguimento di questi incontri informali e un "lavoro comune" per superare la crisi, come ha fatto Nazarbayev, di fatto non si è andati.

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