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Usa: fu accusato di terrorismo nel 2010 uno dei due uomini uccisi in Texas

05 maggio 2015 | 09.16
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Elton Simpson, uno dei due uomini uccisi dalla polizia davanti ad una mostra di vignette su Maometto a Garland, in Texas, era noto all'Fbi che lo sorvegliava dal 2006 e lo aveva accusato di terrorismo nel 2010. L'altro era il suo compagno di stanza Nadir Soofi, 34 anni.

Secondo documenti del processo del 2010, il 30enne Simpson era nato in Illinois e si era convertito all'Islam in giovane età. L'Fbi aveva cominciato ad indagare su di lui nel 2006, quando aveva detto ad un informatore di voler andare a combattere con gli jihadisti in Somalia.

Il giovane era stato poi arrestato dall'Fbi nel gennaio 2010 con l'accusa di aver mentito agli agenti del Federal Bureau in relazione al terrorismo. Le autorità sospettavano che volesse andare in Somalia, ma lui diceva di voler andare in Sudafrica ad approfondire gli studi sull'Islam.

In tribunale non fu però provata la volontà di recarsi in Somalia e Simpson fu condannato a tre anni con la condizionale per aver mentito agli agenti. Il suo avvocato, Kristina Sitton, lo descrive come un musulmano molto devoto che non le stringeva la mano in quanto donna, ma che non sembrava minaccioso. L'uomo si era lamentato perchè, dopo il processo, non lo facevano salire sugli aerei.

Negli ultimi mesi, l'Fbi aveva ripreso a monitorare Simpson perchè postava sui social media dei messaggi a sostegno dello Stato Islamico, ma non è chiaro fino a che punto venisse sorvegliato. L'altro uomo, Soofi, aveva avviato l'anno scorso una piccola impresa di pulizia di tappeti.

Sulla sua pagina Facebook parlava soprattutto del trattamento israeliano dei palestinesi e della brutalità della polizia negli Stati Uniti; aveva frequentato l'università dell'Utah fra il 1998 e il 2003, ma non aveva terminato gli studi.

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