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Timmermans, il socialista olandese che tifa la Magica

19 maggio 2019 | 14.07
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Poliglotta, ha fatto le superiori nella Capitale: "Mi sento un olandese romano, ma soprattutto romanista"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Franciscus Cornelis Gerardus Maria Timmermans, meglio noto come Frans, lo Spitzenkandidat dei Socialisti e Democratici, è nato a Maastricht, nel Limburgo olandese, nel 1961, ed è un convinto europeista. Nato in una famiglia cattolica, ha fatto le elementari in Belgio e le superiori a Roma, alla Saint George's British International School. Laureato in lingua e letteratura francese a Nijmegen, nel Gelderland, e specializzato in Diritto comunitario a Nancy, in Francia, ha fatto il servizio di leva nel Servizio segreto militare olandese.

Poliglotta, parla correntemente, oltre all'olandese e al limburghese, l'inglese, il francese, il tedesco, il russo e l'italiano, che domina perfettamente. E' un tifoso sfegatato dell'As Roma: "Mi sento un olandese romano, ma soprattutto romanista", disse nel 2013, da ministro degli Esteri. E' stato, tra l'altro, vicesegretario dell'ambasciata olandese a Mosca, membro dello staff del commissario europeo Hans Van Der Broek, parlamentare per il Partij van der Arbeid (i Laburisti olandesi), ministro degli Affari europei. Era ministro degli Esteri quando venne abbattuto sui cieli dell'Ucraina l'Mh17 della Malaysian Airlines con 298 persone a bordo, 193 delle quali olandesi.

Primo vicepresidente della Commissione Juncker dal 2014, ha tra l'altro la delega alla tutela dello Stato di diritto: dopo essersi confrontato con i governi 'sovranisti' di Polonia e Ungheria, sottoposte entrambe alla procedura prevista dall'articolo 7 del Tfue, ora ha inviato un ultimatum alla Romania guidata dalla premier Viorica Dancila, il cui partito, il Psd, fa parte del Partito dei Socialisti Europei, in cui milita lo stesso Timmermans. Fin dal 2015 sostiene la necessità di riformare il regolamento di Dublino e di aiutare l'Italia sulle migrazioni. Ha ammesso che la Commissione europea è stata "lenta" a capire i rischi insiti nella globalizzazione dell'economia e si è detto "convinto" che i nazionalisti sono "antipatriottici". "Non lasciamo il campo ai mercanti di paura, non lasciamo il campo a tutti quelli che vogliono spaccare questa Europa", incita in un video Facebook postato dal Pd.

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