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Coronavirus, ministro finanze Olanda: "No a Eurobond, usare Mes"

07 aprile 2020 | 16.18
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Foto Ipa/Fotogramma
Foto Ipa/Fotogramma

No agli eurobond, sì al Meccanismo europeo di stabilità, da usare con le relative condizionalità per tutte le spese che vadano oltre quelle strettamente sanitarie a breve termine. E' questa la posizione del governo olandese, riferita dal ministro delle Finanze Wopke Hoekstra davanti alla commissione Finanze del Parlamento dell'Aia, prima dell'incontro con i suoi omologhi europei per decidere la risposta della Ue alla crisi innescata dall'epidemia di coronavirus.

Hoekstra ha riferito che il governo olandese è a favore di un uso del Mes con regole alleggerite per le spese sanitarie a breve termine, ma non per misure di sostegno economico. L'Olanda, ha sottolineato il ministro davanti alla commissione Finanze secondo quanto riporta il sito Politico, insisterà sull'imposizione delle condizionalità per quei Paesi che intendono fare ricorso al Mes per usi che vadano al di là degli stringenti problemi di natura sanitaria.

Hoekstra ha anche ribadito che l'Olanda si opporrà alla richiesta capeggiata dall'Italia di istituire gli eurobond per raccogliere i capitali necessari a combattere gli effetti dell'epidemia di coronavirus. Gli eurobond, ha detto, "porterebbero a maggiore destabilizzazione, maggiori rischi e maggiori costi per i contribuenti olandesi". Per Hoekstra è necessario costruire un pacchetto di misure che siano "ragionevoli e sensate anche per i contribuenti olandesi".

"Alcune proposte e desideri degli stati membri sono sul tavolo da tempo e ora vengono riproposti. Questo è consentito, ma non significa che sia sensato", ha detto ancora il ministro, prima di ricevere il via libera parlamentare alle posizione del governo da portare al tavolo europeo.

Il ministro delle Finanze tedesco, il socialdemocratico Olaf Scholz, nel giorno della riunione dell'Eurogruppo insiste invece sulla posizione tedesca che propone un pacchetto composto di sole tre misure. Si tratta, ricorda l'agenzia Dpa, del ricorso al fondo salvastati, il Mes, dell'utilizzo della Bei per sostenere le imprese e dello schema Sure, proposto dalla Commissione Europea, che mira a sostenere i piani nazionali di sostegno all'occupazione.

Scholz non fa cenno all'emissione di debito comune, che incontra l'opposizione dei Paesi nordici e dello stesso governo tedesco. Per il ministro "si tratta di dare un chiaro segnale di solidarietà, del quale c'è bisogno ora in Europa". Scholz ha sottolineato che lo scopo non è quello di spingere programmi di ristrutturazione economica né di affrontare altri aspetti delle economie degli Stati membri. "Si tratta, concretamente ed esclusivamente, di fornire aiuto là dove serve", conclude.

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