"L'iniziativa era aperta al pubblico e questa persona, che io non conoscevo, è entrata. L'unico rammarico è che l'ufficio del cerimoniale non me lo abbia fatto presente, altrimenti sarebbe stato allontanato". Intanto sui social network rimbalzano foto, risalenti al 2004, nelle quali Maroni saluta don Inzoli
La presenza di don Mauro Inzoli al convegno sulla famiglia tenutosi lo scorso sabato a Milano, nella sede della Regione Lombardia, "non era opportuna, ma non sapevo chi fosse". Lo ha detto il governatore lombardo Roberto Maroni, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare la presenza, all'evento, del prete accusato di abusi su minori e sotto indagine dalla Procura di Cremona.
Il convegno, spiega Maroni, "era aperto al pubblico e questa persona, che io non conoscevo, è entrata". Per il governatore, "l'unico rammarico è che l'ufficio del cerimoniale non me lo abbia fatto presente, altrimenti sarebbe stato allontanato".
La polemica si è scatenata sabato scorso, 17 gennaio, quando al convegno organizzato dalla Regione Lombardia in difesa della famiglia tradizionale, iniziativa per questa ragione tacciata di omofobia, qualcuno si è accorto della presenza di don Inzoli, prete accusato di pedofilia e obbligato dal Vaticano a ritirarsi a vita privata. A denunciare la sua presenza il senatore di Sel Franco Bordo e il sindaco di Crema Stefania Bonaldi. E intanto sui social network rimbalzano foto, risalenti al 2004, nelle quali Maroni saluta don Inzoli.
#Maroni insieme a #Inzoli a #Crema nel 2004 e a #Milano nel 2014.
«Non conosco quella persona».
Via @DanielaPF75 pic.twitter.com/MqSho1tJcE
— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) 19 Gennaio 2015