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L.elettorale: Mattarella attende Camera, lavoro non resti a metà

15 aprile 2015 | 19.43
LETTURA: 3 minuti

Il Presidente della Repubblica osserva la situazione evitando interferenze. Sostegno a riforme ma serve comunque una decisione. La fiducia sulla legge elettorale in passato è stata posta, si valuti l'opportunità, è questione che riguarda governo e Parlamento

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  - INFOPHOTO
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - INFOPHOTO

Wait and see, ovvero attesa di vedere quali saranno i risultati del lavoro del Parlamento, ricordando quanto siano importanti per il Paese le riforme istituzionali, ma anche la necessità che vengano prese comunque delle decisioni senza lasciare il lavoro a metà. Chiamato in causa in vario modo praticamente da tutti i partiti dell'opposizione, preoccupati soprattutto dalla possibilità che il governo ponga la questione di fiducia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, segue con attenzione l'evolversi dell'iter parlamentare della legge elettorale, nel rispetto di ruolo e prerogative costituzionali e preoccupato quindi di evitare ogni invasione di campo.

La materia in questo momento riguarda il calendario della Camera e quanto alla possibilità che il governo ponga la fiducia per ora si resta solo nel campo delle generiche ipotesi, visto che decisioni in tal senso non sono state nè prese nè annunciate. Un precedente esiste, ed è quello del 1953 durante l'esame della cosiddetta legge truffa. In ogni caso si tratta di questione che riguarda le dinamiche governo-Parlamento e quindi sta all'esecutivo e alla maggioranza valutare l'opportunità di ricorrere a questa procedura su una materia di questo tipo.

Certo il Capo dello Stato sostiene il processo delle riforme in generale e della legge elettorale in particolare, come ha segnalato sin dal momento del suo insediamento. Anche in questo caso però la responsabilità è tutta del Parlamento, nel merito e nel metodo. Le Camere discutano e scelgano liberamente, ma alla fine si assumano l'onere di prendere una decisione in un senso o nell'altro: si vada avanti o si bocci l''Italicum', con la conseguenza di bloccare l'iter legislativo e di non fare nulla, di sicuro non ci si può fermare in mezzo al guado, lasciando il lavoro a metà.

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