Dopo mesi di discussioni e approfondimenti gli uffici di presidenza si riuniscono alle 14. Oggi 500mila firme per l'abolizione consegnate ai presidenti Grasso e Boldrini
Ore contate per i vitalizi dei parlamentari condannati per reati gravi come mafia e corruzione. La decisione finale sarà presa domani dagli uffici di presidenza di Camera e Senato, che si riuniranno separatamente per venire a capo in modo definitivo della questione che da almeno sei mesi era sui tavoli dei rispettivi presidenti Laura Boldrini e Pietro Grasso. Che, in un comunicato congiunto, annunciano che siamo "alla stretta finale" e che "è tempo di decidere".
A sostegno ulteriore della riforme, oggi sono state consegnate ai due presidenti 500mila firme di cittadini raccolte dall'Associazione Libera. Ma la decisione arriva al termine di un percorso complesso durante il quale sono stati chiesti pareri a costituzionalisti, avvocati, giuslavoristi, ex membri della Consulta. Insomma, la materia è stata sviscerata in tutti i suoi aspetti, sostanziali e formali.
In particolare, il tema più 'divisivo' era risultato quello della fonte normativa da cui far discendere la determinazione. Per alcuni esponenti degli uffici di presidenza, nonché diversi esperti consultati, in base al principio dell'autonomia delle Camere si dovrebbe intervenire con una delibera dei rispettivi organi di vertice. Secondo altri, invece, sarebbe necessaria una legge. A questo punto, se tutto andrà come previsto, la via da seguire sarà decisa domani: il Consiglio di presidenza di palazzo Madama e l'Ufficio di presidenza di Montecitorio sono convocati per le 14.
