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Genova, Cassimatis rinuncia a battaglia legale: correrà con una sua lista

28 aprile 2017 | 12.17
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Cassimatis
Cassimatis

"Presentiamo il simbolo e una lista nostra. Abbiamo finito un percorso e ne iniziamo un altro, fuori dai tribunali. Il simbolo è l’araba fenice che rinasce dall’acqua, che rappresenta il bene comune. Più forte e determinata di prima". Lo ha detto Marika Cassimatis, ex candidata sindaco del M5S di Genova uscita vincitrice dalle ‘comunarie’ nel capoluogo ligure, questa mattina a Genova alla conferenza stampa per annunciare la presentazione di una lista propria alle prossime amministrative nel capoluogo ligure.

Dopo lo stop alla sua candidatura da parte di Beppe Grillo e il ricorso presentato dalla docente genovese per la riammissione con il simbolo dei Cinque Stelle, Cassimatis rinuncia alla battaglia legale e sceglie con i suoi sostenitori di correre da sola per la poltrona di sindaco alle amministrative dell'11 giugno.

"Diciamo che sicuramente è stata una lotta alla democrazia più che personale. Non è una delusione - ha detto Cassimatis - ma il percorso è questo, noi rinasciamo in un'altra dimensione. Siamo cresciuti con il Movimento Cinque Stelle, almeno io personalmente, e devo ringraziare perché il mio percorso politico è iniziato lì. Però quando io capisco che non ci sono più le condizioni per un discorso democratico, di partecipazione, di condivisione, il voto del blog non vale più perché c'è un capo politico allora non va più bene a nessuno di noi e quindi facciamo altro". La sua, come ha precisato, sarà una lista civica di cittadini che fanno politica.

Ho spiegato - continua Cassimatis, parlando della rinuncia alla battaglia legale - che avremmo dovuto fare 3 o 4 ricorsi, ciascuno ha un certo costo. Poi c'è il discorso per cui sono decadute automaticamente delle persone che erano nella lista perché si sono disiscritte non tollerando più di essere associate al Movimento ed è stata una conseguenza". "Andiamo avanti - ha sottolineato - chiudiamo pagina col Movimento, ce ne faremo una ragione".

"Il contenzioso giudiziario, per noi e i nostri assistiti, finisce qui - scrivono in una nota i legali di Marika Cassimatis, Lorenzo Borrè e Alessandro Gazzolo - e lo riteniamo concluso con l'ordinanza del presidente Braccialini, in quanto la rinuncia alla candidatura sotto le insegne del M5S da parte di alcuni componenti della lista Cassimatis, avvenuta in questi giorni, fa venir meno la possibilità di portare avanti le iniziative giudiziarie per vedersi riconosciuto il diritto di utilizzazione del simbolo M5S, visto che la lista candidabile non sarebbe quella collegata alla votazione del 14 marzo che aveva scelto la prof.ssa Cassimatis come candidato sindaco per il MoVimento".

"I nostri assistiti inoltre non volevano portare avanti una campagna elettorale che si sarebbe distinta per il numero di contenziosi giudiziari, lasciando sullo sfondo contenuti e progetti politici legati alla candidatura", sottolineano gli avvocati. "La Cassimatis e gli altri ricorrenti - concludono Borrè e Gazzolo - escono a testa alta dall'agone grazie all'ordinanza cautelare che ha riconosciuto in pieno le loro ragioni e la funzione sovrana degli iscritti, unici titolati a designare i candidati del M5S".

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