Il Quirinale apre le porte per un nuovo round di consultazioni. Con l'arrivo della delegazione del 'Gruppo Autonomie' del Senato ha preso il via il secondo giro. Svolte anche quelle con il 'Gruppo Misto' della Camera che ha espresso "preoccupazione sulla situazione di stallo. La situazione nazionale e internazionale richiede la formazione di un governo"; in ogni caso, c'è "fiducia che il presidente possa trovare la soluzione giusta".
Beatrice Lorenzin di 'Civica e popolare' e Maurizio Fusacchia di 'più Europa' hanno confermato la scelta di rimanere all'opposizione mentre Maurizio Lupi di 'Noi con l'Italia', rivolgendosi al M5S, ha sottolineato che la legge elettorale prevedeva le coalizioni, quindi dividere il centrodestra "sarebbe un errore".
Lo Studio alla Vetrata continua ad accogliere ancora una volta i leader con i quali si sta verificando se ci sono stati passi avanti per arrivare alla formazione di un governo e capire se ci siano soluzioni per formare la maggioranza. Dopo pranzo tocca - rispettivamente alle 16:30, 17:30 e 18:30 - alle delegazioni di Pd, centrodestra e M5S.
NUMERI - Maggioranza che, considerando i dati, dovrà basarsi su intese tra partiti che sono stati avversari alle urne, per ottenere una coalizione necessaria al sostegno di un nuovo esecutivo.
CENTRODESTRA - Per quanto riguarda il centrodestra, salvo cambiamenti di programma dell'ultima ora, incontro Berlusconi-Salvini-Meloni prima di salire al Colle.
L'ORDINE - Versante regole e protocollo alla mano, per questo nuovo round di incontri al Quirinale è stato stabilito di ricevere le delegazioni secondo la consistenza numerica della rappresentanza parlamentare.
AL COLLE - Nessuna lettura politica, precisano dalle parti del Colle, per quanto riguarda l'ordine seguito per le udienze, lasciando intendere che - prima di decidere come procedere - Mattarella aspetterà di conoscere gli orientamenti dei partiti e venerdì il parere delle cariche istituzionali, i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, con l'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Intanto, a poche ore dal nuovo giro, Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono sentiti al telefono. Secondo quanto hanno fatto sapere i rispettivi uffici stampa di M5S e Lega, i due leader sono d'accordo sulla necessità di avere uno spirito collaborativo per rendere operativo il parlamento al più presto e hanno concordato per questo di votare alla presidenza della Commissione speciale della Camera il deputato della Lega Nicola Molteni.
