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"Clima di terrore", M5S contro segnalazioni su Rousseau

12 dicembre 2018 | 18.06
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"Orwell", "Gestapo", "Unione sovietica". E chi più ne ha più ne metta. Tra citazioni letterarie e riferimenti storico-politici, il malumore di molti parlamentari grillini per l'ultima funzione lanciata da Rousseau e battezzata col nome 'Segnalazioni' si fa sempre più palpabile. A diversi eletti M5S non è piaciuta la mail inviata dal collegio dei probiviri a tutti gli iscritti per annunciare l'introduzione del nuovo strumento che consentirà di "segnalare in maniera puntuale e tempestiva iscritti, candidati e portavoce eletti che non rispettano i principi" del Movimento, semplicemente compilando un apposito form sulla piattaforma della 'democrazia diretta' pentastellata. E, raccontano all'Adnkronos, c'è chi arriva addirittura a minacciare una protesta, da inoltrare ai vertici dei gruppi parlamentari.

Stando a una fonte parlamentare, gli esponenti M5S della Commissione Cultura di Montecitorio sarebbero sul piede di guerra. "Stanno 'come i pazzi' - si sfoga con l'Adnkronos un deputato -. Di questo passo si instaura un clima di terrore. Ogni 'coglione' può dire che ti sei comportato in maniera scorretta... non funziona così. Basta un gruppetto di persone che si mettono d'accordo per rovinarti. Diremo la nostra ai capigruppo...". "Non ne comprendo la finalità, mi sfugge la filosofia di base...", dice sempre all'Adnkronos la senatrice Paola Nugnes, tra coloro che sono finiti sotto la lente di ingrandimento dei probiviri per essersi astenuti in occasione del voto di fiducia al governo sul dl sicurezza. Elena Fattori, altra senatrice 'ribelle', osserva: "Il collegio dei probiviri, in onore della separazione dei poteri, dovrebbe essere eletto e non nominato dal capo politico. I membri non dovrebbero avere ruoli altrimenti si sottraggono automaticamente a segnalazioni che li riguardano". Tuttavia, secondo la parlamentare, "in assenza di una struttura uno strumento di segnalazione e controllo storture va implementato".

Il malumore verso la nuova funzione di Rousseau 'recluta-spioni' si somma alla questione delle restituzioni. Il termine ultimo per ultimare le rendicontazioni su tirendiconto.it (che presto debutterà nella versione aggiornata con una nuova veste grafica) è scaduto il 10 dicembre e all'appello, a quanto si apprende, mancherebbe ancora qualche parlamentare. "Non sono moltissimi", assicurano fonti M5S. Titolare del trattamento dei dati sensibili inseriti da deputati e senatori nel sito - come si legge nell'informativa sulla privacy visionata dall'Adnkronos sul nuovo portale - sarà l'Associazione Rousseau di Davide Casaleggio. Altro nodo relativo alla questione privacy che nelle ultime settimane avrebbe sollevato non poche perplessità in seno alla truppa parlamentare grillina.

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