Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso al Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, "grande apprezzamento per la sua presidenza, verso cui va la doverosa riconoscenza degli italiani". L'occasione è stata una telefonata dell'attuale Capo dello Stato al suo predecessore in occasione del Giorno del Ricordo, che ricorre oggi ed è stato celebrato ieri al Quirinale, in una cerimonia durante la quale Mattarella ha ricordato il tanto che ha fatto Napolitano per restituire alla memoria nazionale i tragici eventi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Alle celebrazioni oggi a Basovizza vicino a Trieste molti rappresentanti del mondo politico tra cui il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il ministro dell'Interno. "Chi nega uccide due volte. Noi non dimentichiamo" ha twittato Matteo Salvini. "Trieste, spettacolo unico. Oggi qui per onorare il sacrificio di migliaia di connazionali torturati, massacrati e gettati nelle #foibe, spesso ancora vivi, dai comunisti. La colpa? Essere italiani", scrive il ministro dell'Interno. E ancora: "Perché non ci siano piú in Italia morti di serie A e morti di serie B. Onore, ricordo e preghiera per i martiri delle foibe, noi non dimentichiamo".
Trieste, spettacolo unico.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 febbraio 2019
Oggi qui per onorare il sacrificio di migliaia di connazionali torturati, massacrati e gettati nelle #FOIBE, spesso ancora vivi, dai comunisti.
La colpa? Essere Italiani
Chi nega uccide due volte.
Noi non dimentichiamo.#giornodelricordo #10febbraio pic.twitter.com/Mi1NQiELiI
"Ricordare le Foibe, che sono parte integrante della storia del nostro Paese, significa rendere giustizia a chi morì solo perché italiano'' twitta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.