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Europee, Borghi: "Lega sarà primo partito"

19 febbraio 2019 | 12.10
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(FOTOGRAMMA)
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"I gruppi si formano dopo le elezioni. Noi ovviamente manteniamo aperte tutte le opzioni. Però teniamo presente che la Lega rischia di essere, anzi con molta probabilità sarà, il primo partito, non il secondo dopo la Cdu. Sarà probabilmente il primo partito in assoluto del Parlamento Europeo ". Così il presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi della Lega risponde, a margine della 'European Parliamentary Week' a Bruxelles, alla domanda se ci sia la possibilità che il partito guidato da Matteo Salvini confluisca nel gruppo dell'Ecr, i Conservatori e Riformisti, nella prossima legislatura.

La Lega punta a creare "un fortissimo gruppo eurocritico", in cui potrebbero "convergere" anche "gli amici del Movimento Cinque Stelle" dice Borghi. Nella prossima legislatura, prevede, nell'Aula di Strasburgo ci saranno "equilibri sorprendenti".

"Penso - afferma - che i contenitori principali, che sono stati il Ppe, il Pse e anche l'Ecr nella scorsa legislatura, hanno una consistenza numerica composta da tanti partiti, che semplicemente si sono avvicinati in quanto partiti di governo. Questo vale specialmente per i partiti dei Paesi che ricevono denaro dall'Ue, primo tra tutti penso a Fidesz di Viktor Orban, che non ha posizioni lontane dalle nostre, eppure sta nel Ppe, mi viene da dire per convenienza: è giusto, fanno il loro interesse". Ora, ragiona Borghi, "tutti danno per scontato che l'Alde (i Liberaldemocratici guidati oggi dal capogruppo Guy Verhofstadt, ndr) si unirà a loro: vediamo chi sarà rimasto nell'Alde e se sono contenti quelli dell'Alde di stare con i Socialisti e viceversa. Io sono convinto che, qualora non ci sia la maggioranza Ppe-Pse, potrebbero esserci equilibri sorprendenti, nel prossimo Parlamento".

"E qualora ci fossero - continua il presidente della Commissione Bilancio della Camera - ed è la nostra speranza principale per poter cambiare le cose, sono convinto che tantissimi rappresentanti di altri Paesi che in questo momento sono nei tre gruppi che ho detto, potrebbero convergere. E mi piacerebbe anche che convergessero gli amici del Movimento Cinque Stelle, tenendo presente che l'Efdd (il gruppo in cui siedono oggi i Cinquestelle, ndr) senza lo Ukip non ha molto senso: si creerebbe un fortissimo gruppo eurocritico, chiamiamolo così - conclude -, che potrebbe davvero spostare gli equilibri in questo Parlamento".

REPLICA 5S - "Ci spiace dover contraddire continuamente" Borghi ma "lui parla a titolo personale e, sistematicamente, viene smentito. Abbiamo sempre detto che M5S e Lega alle prossime Europee faranno campagne diametralmente opposte e non mi risulta che qualcuno abbia cambiato idea" scrive in una nota il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli.

"Venerdì scorso Luigi Di Maio ha presentato i leader del nuovo gruppo europeo e la Lega, va da sé, non ne fa parte. Ricordo inoltre che il M5S non è eurocritico ma europropositivo: non vogliamo distruggere, vogliamo un'Europa nuova, con regole diverse. Infine una battuta - conclude Battelli -: se Borghi non riesce proprio a far a meno di noi, può sempre decidere di 'sposare' il nostro manifesto e di convergere nella nostra nuova casa europea. Ci pensi".

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