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Mattarella: "Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà"

23 settembre 2019 | 17.38
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Il presidente della Repubblica: "L’indifferenza è tra i mali peggiori. Se l'Italia perdesse il senso della solidarietà tradirebbe i suoi valori e la sua storia. Questo non avverrà"

(Foto Quirinale)
(Foto Quirinale)

"Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà: la nostra bella Italia se perdesse o anche soltanto se attenuasse il senso della solidarietà e del rispetto di ogni persona tradirebbe i suoi valori e la sua storia. Questo non avverrà". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della festa che ha concluso i centri estivi per disabili e anziani organizzati nella tenuta di Castelporziano. "La nostra Costituzione, al suo articolo 3, richiede alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della personalità: è un’applicazione - ha sottolineato Mattarella - dei doveri di solidarietà indicati dall’articolo 2 della Costituzione".

"L’indifferenza è tra i mali peggiori - ha detto il presidente della Repubblica - Di disabilità e di condizione dell’anziano si parla ancora troppo poco e con parole talvolta sbagliate. Ci sentiamo coinvolti spesso di fronte ad un caso singolo, ma poi non traduciamo questo stato d’animo in scelte concrete e in comportamenti di carattere generale. Occorre invece chiedersi cosa ciascuno di noi, singolarmente e come società, può fare e inoltre occorre impegnarsi per scoprire e valorizzare il contributo che le persone con disabilità forniscono e possono fornire alla crescita civile, umana e al benessere del nostro Paese". "Gli anziani - ha detto ancora Mattarella - sono una risorsa della società".

Il capo dello Stato, poi, prendendo spunto dal libro di Cesare Bocci e Daniela Spada, 'Pesce d’aprile', ha ricordato "la condizione di chi si trova in difficoltà spesso ingiustificate, che trova il posto auto riservato sempre occupato, gli ascensori troppo piccoli; di chi è costretto a vivere un gradino imprevisto come una grave difficoltà; di chi deve continuamente fare i conti con sistemi e servizi spesso efficienti ma, talvolta, senza quella manifestazione di umanità e di comprensione che rappresenta la vera differenza nell’interlocuzione".

"Un saluto a Manuel Bortuzzo, che ci trasmette tanta forza d'animo" ha poi detto Mattarella, salutando il nuotatore presente alla festa.

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