Rodrigo Palacio contro il suo allenatore Sinisa Mihajlovic, ma è una fake news. Le presunte critiche dell'attaccante al tecnico del Bologna per il suo endorsement a Matteo Salvini e a Lucia Borgonzoni, la candidata leghista alle elezioni regionali in Emilia Romagna, sono circolate sui social e sui gruppi whatsapp.
"Non son d’accordo con il mister, sarà pienamente libero di votarlo, ma quello (Salvini, ndr) mi fa proprio schifo. Un asino, che è forte coi deboli, debole coi forti", è parte del virgolettato attribuito al 'Trenza' dalla sedicente Radio Togliatti. Il resto del discorso è ancora più sorprendente: "Mi dispiace anche che, in un paese come l’Italia che ha avuto il più grande partito comunista d’Europa, l’opposizione faccia ridere: la sinistra senza lotta di classe non è sinistra, chiamatela come volete. Me ne rendo conto nello spogliatoio che i tempi son cambiati, ogni tanto ci confrontiamo e sento qualche ragazzino chiamarmi boomer, o sento giovani richiedere il patentino di voto. Votare è un diritto per tutti, punto. Il resto è roba da classisti. Ma posso ancora comprenderli, son giovani".
Il discorso prosegue con un attacco a Salvini, "perennemente in giro a mangiare", e con l'annuncio di una futura 'discesa in campo'. "Quando finirò di giocare mi piacerebbe entrare in politica. I primi che andrei a sentire gli operai in cassa integrazione, i precari, disoccupati, gli ultimi. La politica si fa dal vivo, non sui social". La notizia si è poi rivelata una bufala, non prima però di essere rilanciata e di aver fatto il giro del web alimentando il solito dibattito sui social tra pro e contro. E per qualche ora, Palacio a sua insaputa è diventato il nuovo idolo della sinistra.