Il gruppo Bosch ha chiuso il 2021 con vendite e risultati cresciuti in modo significativo. Secondo i dati preliminari, le vendite sono aumentate del 10% per un fatturato di 78,8 miliardi di euro. Al netto degli effetti di cambio, la crescita delle vendite è stata dell'11%. L'utile prima di interessi e tasse (EBIT) è aumentato di oltre la metà per raggiungere i 3,2 mld. Il margine EBIT delle operazioni dovrebbe quindi aggirarsi intorno al 4%, rispetto al 2,8% del 2020.
«La nostra attività nel 2021 ha funzionato molto meglio del previsto. Siamo stati in grado di superare le nostre previsioni nonostante molte sfide, come gli oneri sui costi dovuti ai colli di bottiglia nelle forniture e l'aumento dei prezzi delle materie prime» ha dichiarato Stefan Hartung, presidente del CdA di Robert Bosch. «Il risultato è stato anche dovuto dalla solidarietà in tempi di distanziamento sociale. Bosch è un pioniere tecnologico in molti settori e vogliamo che rimanga tale» ha detto.
A tal fine, l'azienda continua a investire in settori strategicamente importanti, tra cui un totale di circa un mld in microelettronica ed elettromobilità solo per il 2022. Allo stesso tempo Bosch si sta concentrando sempre più sulle partnership, come l'alleanza recentemente annunciata con Volkswagen nel campo della guida automatizzata. Bosch sta anche sfruttando un ulteriore potenziale di crescita nell'elettromobilità. Con la sua tecnologia SOFC, l'azienda sta giocando un ruolo da protagonista nella transizione verso le energie rinnovabili aprendo nuove opportunità di business. Entro il 2024 prevede di investire oltre 400 milioni nella tecnologia SOFC e altri 600 mln nelle celle a combustibile per applicazioni automotive. Bosch è entrata anche nel settore delle attrezzature di fabbrica per la produzione di batterie. Questa attività ha del potenziale: secondo l'azienda, il mercato globale delle batterie crescerà fino al 25% all'anno. Insieme a Volkswagen, Bosch sta cercando di rendere insieme i processi di produzione delle celle della batteria pronti per la produzione in serie. L'azienda intende anche crescere ed espandere la sua posizione nello sviluppo di software per veicoli. Il settore delle soluzioni di mobilità equipaggia già veicoli in tutto il mondo con oltre 200 milioni di unità di controllo che eseguono il proprio software proprietario ogni anno. L'azienda prevede che il mercato del software raggiungerà un volume di circa 200 miliardi di euro entro il 2030. «Bosch vedrà una crescita a due cifre in questo mercato» secondo Markus Heyn, il nuovo Presidente del settore di attività Mobility Solutions e membro del CdA di Robert Bosch. In questo campo, alla fine di gennaio Bosch ha stretto un'alleanza ad ampio raggio con Cariad, la sussidiaria software di Volkswagen.
«Il nostro obiettivo è accelerare il processo di trasformazione in realtà della guida parzialmente e altamente automatizzata nei veicoli di tutti i giorni. Vogliamo stabilire standard per il mercato che andranno a beneficio di altre case automobilistiche» ha affermato Heyn. Per il 2022 Bosch prevede che l'economia globale crescerà tra il 4 e il 4,5% rispetto a circa il 5,5% nel 2021. Nonostante i notevoli progressi compiuti con le vaccinazioni in molti paesi, l'azienda prevede che il Covid-19 continuerà a imporre pesanti oneri alla società e all'economia anche quest'anno.
