(Adnkronos Salute) - Più figli da ogni donatore per una stessa coppia, in modo che i bambini siano in qualche modo 'fratelli' e condividano una parte del proprio patrimonio genetico. E' quanto auspicano gli esperti del tavolo tecnico del ministero della Salute sulla fecondazione eterologa.
"Il limite al numero di nati per ciascun donatore/donatrice - si legge nella dichiarazione - deve basarsi su considerazioni epidemiologiche, che, già effettuate in altri Paesi, limitano a circa 25 le nascite per una comunità di circa un milione di abitanti", ovvero "nascite in un numero di famiglie non superiore a 10, consentendo la possibilità di un ulteriore concepimento dallo stesso donatore/donatrice per la stessa coppia ricevente, mantenendo, in tal modo, inalterato, il rischio di incontro involontario tra consanguinei".
"Si ipotizza un limite di 'nuclei familiari' creati da ogni donatore - spiega all'Adnkronos Salute Luca Gianaroli, presidente della Società italiana studi di medicina della riproduzione (Sismer) - perché se una coppia ha un figlio con una donazione di gameti e poi decide, successivamente, di avere un altro bimbo, non può esserci un limite di donazioni che possa impedire di avere un bambino che sia in qualche modo 'fratello' del primo nato. In questo modo, invece, si potrebbe consentire di aver figli che condividono il patrimonio genetico".
Gianaroli poi spiega il principio alla base del 'limite' delle 25 nascite per donatore in una comunità 'tipo' di un milione di abitanti: "Se ad esempio ci fosse un unico centro di riferimento per una comunità di un milione, se quel donatore facesse 25 figli il rischio di consanguineità sarebbe paragonabile a quello naturale".
Il documento è firmato da Paolo Scollo (presidente Sigo), Vito Trojano (presidente Aogoi), Nico Colacurci (presidente Aui), Andrea Borini (presidente Sifes e Mr), Elisabetta Coccia (presidente Cecos), Lucia De Santis (rappresentante italiano Eshre), Cristofaro De Stefano (presidente Sios), Mario Maggi (presidente Siams), Laura Rienzi (presidente Sieer), Luca Gianaroli (presidente Sismer), Mauro Costa (componente Tavolo tecnico), Francesco Fusi (componente Tavolo tecnico), Paolo Emanuele Levi Setti (componente Tavolo tecnico), Guido Ragni (componente Tavolo tecnico) e Filippo Ubaldi (componente Tavolo tecnico).
