Darren Wilson, l'agente che uccise a Ferguson un 18enne afroamericano disarmato, vive nascosto dallo scorso agosto. E intende dimettersi dalla polizia. Da tre giorni continuano in tutti gli Stati Uniti le proteste contro la decisione di non procedere contro di lui.
Darren Wilson vive nascosto dal 19 agosto scorso, da quando, 10 giorni dopo che aveva sparato ed ucciso Michael Brown, un 18enne afroamericano disarmato, venne a sapere che il suo indirizzo circolava online. Da allora è stato a casa di parenti, una settimana a casa di uno dei suoi avvocati, fino a sistemarsi in quella che i legali definiscono la sua attuale residenza permanente, ovviamente segreta. Lo hanno riferito i suoi legali, mentre continuano a Ferguson e in tutta l'America le proteste contro la decisione di non procedere contro Wilson.
In questi tre mesi e mezzo, hanno raccontato i quattro avvocati del poliziotto, Wilson ha utilizzato alcuni "trucchi" imparati come poliziotto per travestirsi e passare inosservato, sapendo di essere diventato ormai "il simbolo dei problemi delle relazioni razziali in America". I legali hanno confermato che Wilson si dimetterà dalla polizia, perché "realisticamente non può tornare a fare il poliziotto, lo sa e non si può fare illusioni".