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Calcio: Ferrero, Samp non è provinciale, Eder e Soriano come Vialli-Mancini

18 settembre 2015 | 17.40
LETTURA: 4 minuti

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"La Sampdoria non è una provinciale, è una grande squadra". Ne è convinto il presidente doriano Massimo Ferrero. Il club oggi ha anncuniato i rinnovi di Eder e Soriano fino al 2020 e di De Silvestri fino al 2019. "Forse sino a qualche anno fa si parlava di Doria solo sulla stampa cittadina -comincia Ferrero-, ma ora è diverso. Questo non è un club di seconda fascia, ma al contrario c’è ambizione e voglia di fare. Stiamo chiudendo per la concessione di Marassi e siamo vicini anche all’ok per il 'Mugnaini', su cui sono iniziati i primi lavori. Vogliamo crescere in tutti i sensi. Qualcuno vuole i nostri campioni? Io non li svendo, non ci saranno dei casi Icardi con me". Poi il numero uno blucerchiato fa un paragone ardito. "Io mi emoziono quando vedo giocare la Samp. Vorrei che i miei ragazzi fossero ricordati come Vialli e Mancini", dice riferendosi a Eder e Soriano.

Ad ogni modo dopo le tante voci estive di mercato la Samp ha piantato tre veri e propri pilastri per il futuro: il primo è Lorenzo De Silvestri. "Abbiamo allungato il contratto del ragazzo dal 2017 al 2019 -dice il direttore sportivo Carlo Osti riferendosi al difensore-, e siamo felici di annunciarlo quest’oggi, facendo un grande in bocca al lupo a Lorenzo per il suo recupero". Il secondo, invece, risponde al nome di Eder Citadin Martins. "Ha un accordo con noi sino al 2020 -continua il dirigente doriano- e intendiamo farne un po’ il nostro Di Natale". Infine, il più ricercato di tutti: Roberto Soriano. "La scadenza del suo contratto è come quella di Eder -spiega Osti-. Con questi prolungamenti vogliamo far tacere le troppe chiacchiere fatte durante e alla fine del mercato. Questi sono tre grandi giocatori. Sono parte del progetto e necessari alla nostra crescita".

Poi Ferrero racconta un aneddoto su De Silvestri. "Quando presi la metà di De Silvestri pensavo di aver pagato l'intero cartellino. Costa tanto, dissi!. Non sapevo costasse così tanto un calciatore. Quello di De Silvestri fu il mio primo contratto". Poi il numero uno blucerchiato parla di Eder e Soriano. "Farò il meglio per lui: lo voglio qui, anche se meriterebbe un grande club". "Io a Soriano gli dico sempre: tira, che gol lo fai. E difatti...Io non trattengo chi vuole andare via. Ma lo vendo al prezzo giusto, non lo svendo", prosegue.

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