"In Italia un padre separato su tre, all'incirca 900.000, vive in una situazione di povertà. Si tratta di un problema sociale che dovrebbe rientrare prima o poi nell'agenda politica, perché ha costi sociali allarmanti. Lo Stato non può restare insensibile rispetto a questo fenomeno che ormai ha assunto proporzioni gigantesche". A lanciare l'allarme Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani, nel giorno della festa del papà.
"Continuano incessanti gli aiuti della Caritas e di altri enti benefici per garantire pasti caldi a molti padri separati -prosegue il matrimonialista- molte volte insospettabili impiegati e funzionari dello Stato che arrivano a versare anche 2/3 del loro stipendio per mantenere moglie e figli''.
''In alcune città italiane come Roma, Genova, Torino, Bolzano sono stati costruiti alloggi per papà separati e sono garantiti sostegni anche di carattere psicologico ed economico -continua - Tuttavia manca una legge e una politica nazionale per fronteggiare questo fenomeno". (segue)