Senatori azzurri restano sul piede di guerra: "Su relatori penalizzati e trattati come forza opposizione..."
Il giorno dopo 'l'esclusione' dalla partita della nomina dei relatori alla legge di bilancio al Senato, Forza Italia resta sugli scudi e ribadisce che continuerà a non partecipare ai lavori della Commissione, fino a quando non sarà 'risarcita' sui contenuti degli emendamenti che presenterà alla manovra. "Forza Italia mantiene la sua posizione di non partecipare ai lavori della Bilancio dopo la decisione del presidente Pesco di auto nominarsi relatore della manovra insieme ai due vicepresidenti di Lega e Leu", rimarcano in una nota i componenti della Commissione, Dario Damiani, Massimo Ferro, Fiammetta Modena e Antonio Saccone. Una "scelta chiaramente politica", denunciano i parlamentari azzurri, "dopo l'impasse di questi giorni sui relatori tra i Cinque Stelle da una parte e il Pd e Leu dall'altra, che di fatto penalizza solo Forza Italia da un intervento diretto sul provvedimento non essendo adeguatamente rappresentata ad alcun livello".
Tra gli azzurri c'è chi teme il 'fuoco amico'. Tant'è che qualcuno sospetta, raccontano fonti parlamentari, che ci sia stato un accordo tra M5S e Lega sui relatori che di fatto abbia tagliato fuori Forza Italia. In questa occasione, il partito di Silvio Berlusconi ''da forza di maggioranza'', si sente trattata come ''forza di opposizione'', in ''perfetta continuità con gli ultimi due governi". Da qui la necessità di un "chiarimento", che ''non è solo auspicabile'' ma ''doveroso''.