
Crac Silicon Valley Bank, Piazza Affari a picco a metà seduta
Timori per il contagio da Oltreoceano, il listino milanese è il peggiore tra gli europei. Pesano i bancari
Timori per il contagio da Oltreoceano, il listino milanese è il peggiore tra gli europei. Pesano i bancari
Giornata negativa per le Borse europee, appesantite dai timori rispetto alle prossime mosse delle banche centrali sui tassi d’interesse e viste le difficoltà dei titoli a Wall Street. La tensione negli Usa è dovuta all'appesantirsi della situazione del gruppo finanziario Silicon Valley Bank, senza il conforto dai dati contrastanti arrivati dal mercato del lavoro americano.
Giornata abbastanza negativa per le Borse europee, non aiutate da Wall Street, vista la paura di nuovi importanti rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce. La Borsa americana sembra non essere spaventata dalla proposta di una nuova tassazione negli Usa sui 'supericchi' e sui capital gains.
Giornata abbastanza positiva per le Borse europee. A tranquillizzare gli investitori, dopo la giornata turbolenta di ieri, sono le nuove parole di Jerome Powell sulle prossime mosse della Fed per quanto riguarda i tassi d’interesse. Il presidente della Banca centrale americana, nella seconda giornata di audizioni al Congresso, ha spiegato che le decisioni verranno prese dopo i dati e l'evoluzione delle prospettive. Quindi nessuna nuova azione aggressiva, da falco, senza dati che la sostengano. Or...
Giornata negativa per le Borse europee, alla luce delle parole sui tassi d’interesse del presidente della Fed Jerome Powell in commissione al Senato. Il numero uno della Banca centrale americana ha detto che l’Istituto è pronto a nuove mosse aggressive sui tassi, che dovrebbero diventare più alti di quanto anticipato in precedenza.
Doris: "Frutto del successo delle nostre iniziative, come la promozione sui depositi vincolati a 6 mesi al 4%"
Giornata positiva per le Borse europee, in attesa degli interventi, a partire da domani, del presidente della Fed Powell. Gli investitori sono quindi alla finestra, aspettando le scelte delle banche centrali, con la Bce che si riunisce a metà mese. La prospettiva, ormai certa, è che ci sarà un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse. Secondo il capo economista della banca centrale Philip Lane ci sarà però bisogno di alzare i tassi anche oltre marzo.
Giornata positiva per le Borse europee, con gli investitori mossi dalla speranza che i segnali di rallentamento dell'inflazione e dell'economia europea possano portare la Bce e la Fed a mitigare la loro politica monetaria. Insomma, si spera che gli aumenti dei tassi di interesse d’ora in poi siano contenuti e si vada verso la fine delle operazioni restrittive. Per Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades, la correzione del mercato vista a febbraio può essere poi solo una turbolenza temporan...
Giornata positiva per le Borse europee, con gli investitori che vedono il bicchiere mezzo pieno sull’inflazione e le prossime mosse delle banche centrali, spinte di future di Wall Street in positivo. Secondo i dati di Eurostat l’inflazione media anno su anno nel Vecchio Continente a febbraio è all’8,5%, contro l’8,6% di gennaio. Scende l’indice dei prezzi al consumo su base annua anche in Italia: dal 10% di gennaio al 9,2% di febbraio, secondo la stima preliminare dell’Istat.
Giornata negativa per le Borse europee. In mattinata i mercati erano spinti dal clima di ottimismo ritrovato in Asia grazie ai risultati ottimi dell'attività manifatturiera cinese, con dati che allontanano le preoccupazioni sul rallentamento economico globale. Durante la giornata di scambi, però, gli investitori virano sulle vendite dopo i dati sull'inflazione in Germania, che non dà segni di rallentamento, e con l'avvio debole di Wall Street.
Giornata in chiaroscuro per le Borse europee, colpite dal dato sull’inflazione a febbraio in Spagna e in Francia. A sorpresa l’indice dei prezzi al consumo cresce invece di diminuire, nonostante il gas si mantenga su valori stabilmente bassi oramai da inizio dicembre. Gli investitori temono quindi che i tassi di interesse possano essere ancora più alti del previsto a marzo e alcune previsioni parlano ora anche di un possibile 4% deciso dalla Bce tra qualche giorno.
Apertura di settimana positiva per le Borse europee, in scia con i futures americani, che fanno pensare a un rimbalzo a Wall Street. Gli investitori non sembrano impressionati dal fatto che a febbraio si è arrestata la ripresa dell'indicatore del clima economico in Europa in corso da novembre. Nel frattempo in Italia, mentre il governo Meloni cerca di risolvere il dossier immigrazione in Ue, il Partito Democratico ha eletto a sorpresa la sua nuova segretaria, Elly Schlein.
Chiusura di settimana negativa per le Borse europee. I prezzi delle spese personali negli Stati Uniti rimbalzano a gennaio, in crescita del 5,4% su base annua. Per questo motivo gli investitori ipotizzano un proseguimento della stretta monetaria da parte della Fed e, quindi, anche della Bce. Per Thomas Tilse, Head of Portfolio Strategy Private Clients di AllianzGI, però, se non ci sarà subito un netto calo dell'attività produttiva e il livello dei prezzi continuerà a rallentare, l’Europa potrebbe...
Giornata positiva per le Borse europee, con gli investitori che sembrano aver superato le previsioni di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed e della Bce, mentre a Wall Street tutti gli indici sembrano positivi, sostenuti dall'andamento dei titoli tecnologici.
A Milano il Ftse Mib perde l’1,12% e chiude a 27.101,53
I risultati del bilancio del Gruppo
A Milano il Ftse Mib perde lo 0,68% e chiude a 27.409,34
Apertura di settimana in chiaroscuro per le Borse europee, con gli investitori concentrati sull’andamento dell’economia globale, in attesa degli indici Pmi che arriveranno domani. Sui mercati continua poi a tenere banco il possibile rialzo dei tassi di interesse, mentre si sta allentando la tensione sui rendimenti dei titoli di Stato.
A Milano il Ftse Mib perde lo 0,37% e chiude a 27.751,14
Le Borse europee tornano a salire. Sui mercati si guarda a una serie di dati macroeconomici, con i timori di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, Fed e Bce. Le economie europea e statunitense, infatti, sono in miglioramento e gli scenari sono più positivi rispetto a qualche mese fa, ma l’inflazione che non arretra rapidamente fa ancora paura a tutti.