Borsa Milano oggi, Piazza Affari resiste
Arriva un nuovo fondo Ue?
Arriva un nuovo fondo Ue?
L’inflazione in calo negli Stati Uniti (ora al 6,5%) fa bene alle Borse europee, che chiudono in rialzo. Tuttavia l’euforia iniziale per il dato si smorza, con gli investitori che speravano in una frenata maggiore della corsa dei prezzi, oltre le attese. Il dato dell'inflazione verrà ora valutato dalla Banca centrale americana per decidere sui prossimi rialzi dei tassi d'interesse. Probabili nei prossimi mesi degli aumenti dello 0,25%. La Bce, dal canto suo, prevede ancora, secondo quanto riporta...
A Milano il Ftse Mib sale dello 0,72% e chiude a 25.546,86
Giornata non brillante per le Borse europee, tutte in calo. Le Piazze del Vecchio Continente scontano l'inflessibilità manifestata da alcuni componenti della Fed e della Bce nella lotta all'inflazione. In particolare il presidente della Fed Jerome Powell ha spiegato che è disposto a continuare con politiche anche impopolari pur di raffreddare la corsa dei prezzi. Questo fa capire che non ci saranno grossi ribassi sui tassi di interesse, almeno nel breve periodo. Anzi, emerge la volontà della Fed ...
Giornata positiva per le Borse europee, che migliorano rispetto alle chiusure di settimana scorsa, in attesa degli interventi di domani da parte di esponenti di spicco della Fed e della Bce, ma soprattutto del dato sull’inflazione degli Stati Uniti, che arriverà giovedì 12 gennaio e determinerà le prossime scelte di politica monetaria. Cresce poi il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam, ma rimane ancora sotto i 75 euro al megawattora.
Raccolta netta totale di 1,25 miliardi di euro, (8,30 miliardi YTD) per Banca Mediolanum nel mese di dicembre. Questi gli altri dati diffusi oggi: Raccolta netta in risparmio gestito 710 milioni, (5,95 miliardi YTD). Nuovi finanziamenti erogati 430 milioni, (4,01 miliardi YTD). Premi polizze protezione 18 milioni, (184 milioni YTD).
Giornata lievemente negativa per le Borse europee e per Piazza Affari, con diversi dubbi degli investitori sulle prossime mosse della Fed e della Bce. L’inflazione rallenta nel Vecchio Continente, ma sembra che la Banca centrale europea non voglia interrompere le politiche monetarie restrittive. Nel frattempo l’Fmi consiglia di non farlo alla Banca statunitense, almeno fino a quando l’inflazione non sarà scesa in maniera stabile. D’altronde gli ultimi verbali della Fed, resi noti oggi, non sciolg...
A Milano il Ftse Mib sale dell’1,74% e chiude a 24.860,56
Continua il rialzo delle principali Borse europee, compresa Piazza Affari, mentre è in negativo Wall Street. I dati preliminari dell'inflazione della Germania hanno evidenziato un rallentamento della crescita dei prezzi, dopo mesi di aumenti. Oggi, poi, torna a scendere il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che cedono oltre il 3%.
A Milano il Ftse Mib sale dell’1,90% e chiude a 23.706,96
Fine dell’anno con il segno meno per le Borse europee e il triste dato di dodici mesi che sono stati i peggiori dell'ultimo decennio per la capitalizzazione delle varie Piazze. A Milano si è passati dai 757 miliardi di fine 2021, pari al 43,1% del Prodotto interno lordo, ai 626 miliardi del 2022 (il 33,9% del Pil). In quest’ultima seduta, poi, spaventa ancora la stretta dell'inflazione sia negli Stati Uniti che in Europa, oltre al Covid che torna a far paura, vista la nuova pesante ondata in Cina...
A Milano il Ftse Mib sale dell’1,20% e chiude a 24.056,55
A Milano il Ftse Mib scende dello 0,36% e chiude a 23.770,44
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo i titoli del settore petrolifero
Chiusura di settimana pre-natalizia lievemente positiva per Piazza Affari e diverse Borse europee, ma in generale il clima è di stallo in attesa delle novità del 2023. In Europa, però, fa ben sperare il crollo del prezzo del gas, sotto i 90 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam. Pesano l’accordo sul price cap europeo, ma soprattutto le temperature invernali miti e il calo dei consumi. Il petrolio è invece in rialzo in entrambe le quotazioni principali, Brent e Wti.
Seduta negativa per Piazza Affari e le principali Borse europee che chiudono le contrattazioni in ribasso sulla scia degli indici americani. I dati macroeconomici USA hanno superato le attese rafforzando la visione di una Federal Reserve aggressiva che proseguirà nella stretta monetaria. Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, ha affermato "gli aumenti di 50 punti base potrebbero diventare la nuova norma e dovremo aspettarci un aumento dei tassi di interesse a questo ritmo per diverso tempo".
Giornata positiva per le Borse europee, in rialzo dopo diverse sedute negative. A favorire il clima è l’avvio positivo di Wall Street e la discesa del prezzo del gas. Al Ttf di Amsterdam il metano è stabilmente sotto i 100 euro al megawattora e gli indici di Wall Street sono in ripresa. Deciso rialzo, invece, per il prezzo del petrolio. In Italia è in via di definizione la manovra, con le ultime modifiche proposte da maggioranza e opposizione approvate in Commissione Bilancio, in attesa dell’ok d...
Ancora una giornata senza grandi variazioni tra le Borse europee. Il clima dei mercati, comunque, è nervoso. L'Asia è crollata e i futures negli Stati Uniti sono negativi. Sono però tanti altri gli elementi che non aiutano il sentiment di fine anno nelle Piazze europee. Le banche centrali sempre più aggressive, l’inflazione che rimane alta, l’incertezza sulle riaperture cinesi e le previsioni di recessione non fanno bene. I principali listini del Vecchio Continente, poi, sono appesantiti dal comp...
Giornata senza scossoni a Piazza Affari, con le altre Borse europee che invece registrano dei rialzi più significativi. Le Piazze del Vecchio Continente cominciano quindi a recuperare terreno rispetto agli scivoloni della scorsa settimana, dovuti all’atteggiamento duro della Banca centrale europea, che segue un ammorbidimento delle politiche monetarie non sconvolgente da parte della Fed.
Continua l’effetto negativo della decisione della Bce di aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, con la presidente Christine Lagarde che ha spiegato come la linea dura continuerà nei prossimi mesi, con altri possibili rialzi. Le Borse europee soffrono ancora, con i titoli di Stato nell’occhio del ciclone, visto che da marzo partirà ufficialmente il Quantitative tightening, cioè la riduzione degli acquisti di obbligazioni e la vendita delle attuali per 15 miliardi di euro al mese.