Il gup Maria Grazia Giammarinaro deciderà probabilmente il 25 marzo prossimo sulla rinnovata richiesta della Procura di Roma di rinviare a giudizio 16 manager di Unicredit, tra i quali l'ex amministratore delegato Alessandro Profumo, e tre della banca inglese Barclays imputati di frode fiscale. In particolare, a seconda della posizione processuale agli imputati si contesta di aver tra il 2007 e il 2009 messo in atto una frode fiscale pari a 245 milioni di euro attraverso un'operazione finanziaria denominata Brontos.
Ad assegnare a Roma il compito di svolgere indagini cominciato a Milano per passare poi a Bologna e finire ancora a Milano è stata tempo fa la Cassazione riconoscendo la competenza a decidere alla magistratura della Capitale.
Secondo l'accusa, sarebbero state messe in atto una serie di operazioni con società inglesi e lussemburghesi facendo figurare come dividendi gli utili realizzati per pagare un'aliquota più bassa. Oggi in udienza sono cominciati gli interventi delle parti in causa. L'ex ad di Unicredit ha fatto spontanee dichiarazioni respingendo le accuse che gli vengono contestate. Profumo, al termine dell'udienza, è stato avvicinato dai cronisti ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione. L'udienza è stata poi rinviata al 5 marzo prossimo.
