Il leader dei 'Ricostruttori' denuncia l'ostruzionismo interno al partito ma assicura: "Non presento liste mie in Puglia, sono dentro Forza Italia. Mi auguro che si ritrovi l'unità"
"Le manifestazioni che io organizzo sono fatte con il coprifuoco. Ci sono dirigenti di Forza Italia che fanno numerose telefonate per fare disertare gli incontri che io organizzo in giro per l'Italia". E' la denuncia di Raffaele Fitto, oggi a Palermo per la convention dei 'Ricostruttori'.
"Mi chiedo se sia giusto o sbagliato - incalza - che ovunque noi andiamo per fare manifestazioni con il simbolo di Forza Italia, ci sia un'azione mirata a commissariamenti, esclusioni, epurazioni e anche una serie di telefonate in cui si 'consiglia' di non partecipare. Ma io vengo dalla Calabria e da altre regioni dove ho riscosso successo e continuano le telefonate per dire che i nostri supporter non debbano partecipare. Ma io continuo lo stesso", assicura il leader dei 'Ricostruttori'.
"Diversi giornali scrivono che io sarei pronto ad andare alla magistratura per gli atti compiuti in Fi dove - ricorda Fitto - non è ancora stato convocato il Consiglio nazionale. Non è che noi vogliamo andare dai magistrati, ma ovunque noi andiamo a manifestare per parlare di contenuti la risposta è l'epurazione o il commissariamento, dovremo difenderci. Non partiamo all'attacco ma poniamo un problema di democrazia interna al partito. Noi vogliamo dare il nostro contributo su cui si può essere d'accordo o no", dice.
Quindi, assicura: "Non penso a liste mie in Puglia. Noi siamo in Forza Italia, lo ribadisco". Però, denuncia: "Le regionali sono alle porte e si parla di esclusioni di nostri candidati dalle liste le regionali sono con le preferenze, perché si vogliono escludere dalle liste i nostri candidati? Perché hanno consenso? Se abbiamo paura del consenso dobbiamo porci un problema più grande come partito".
"Mi auguro che si possa ritrovare l'unità in Forza Italia", auspica Fitto. "Noi non siamo contro nessuno ma per qualcosa, non vogliamo scontrarci nel nostro partito - dice ancora Fitto - Ma vorremmo che il nostro partito, con regole certe, ci desse una prospettiva che superi i prossimi mesi e possa proiettarsi nei prossimi anni. Ed è per questo che siamo a Palermo".
E a chi gli chiede come mai non sia a Bari per l'apertura della campagna elettorale del candidato di Fi alle regionali replica: "Chiedetelo a chi, sapendo che oggi io sono a Palermo, ha organizzato l'apertura della campagna elettorale di Francesco Schittulli a Bari.... Questa manifestazione di Palermo - dice polemizza Fitto - è organizzata da almeno venti giorni, come le altre tappe in giro per l'Italia, per rappresentare con chiarezza e forza la nostra posizione all'interno di Forza Italia sia come linea politica del partito, che - ribadisce - è stata profondamente sbagliata in questo ultimo anno, sui temi collegati alle riforme, sia perché noi poniamo un problema di democrazia all'interno del nostro partito collegata auna classe dirigente che sia legittimata, eletta e non nominata. Noi vogliamo ragionare proiettando Forza Italia non nei prossimi mesi ma nei prossimi anni".
E sul Patto del Nazareno dice: "Una retromarcia di Berlusconi? Io sto ai fatti. Noi da un anno diciamo che le riforme si devono fare, ma si deve entrare nel merito". "Io mi chiedo - incalza ancora Fitto - e noi abbiamo votato contro con un gruppo di senatori e deputati di Fi, come mai si possano votare delle riforme nelle quali non esiste nulla che riguardi la nostra storia e le nostre posizioni politiche. Dal presidenzialismo, al tetto fiscale, la soppressione del Senato, tanto per fare tre esempi non presenti nelle nostre riforme". "Dopo gli ultimi eventi Forza Italia ha ufficialmente detto che voterà contro queste riforme - dice ancora - e si è deciso che si voti contro. Quindi non immagino ci possano essere posizioni diverse in questo senso".
