Aveva solo 17 anni quando, dopo un rastrellamento delle truppe di occupazione tedesca, fu imprigionato nelle carceri di via Tasso, a Roma. Orlando Orlandi Posti, detto Lallo, morì 50 giorni dopo (il 24 marzo 1944), insieme ad altri 334 civili, nell'eccidio delle Fosse Ardeatine. La sua storia, una testimonianza unica di quei giorni, costituita da foglietti inviati alla madre e lettere indirizzate alla ragazza che amava, è conservata presso l'Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano. E attraverso le parole di Orlando, l'Archivio vuole ricordare la tragedia delle Fosse Ardeatine nel 70esimo anniversario.
Orlando scrisse i suoi bigliettini con la mina di una matita. I fogli arrivavano alla madre nascosti nei colli delle camicie che la donna doveva lavare e inviare di nuovo a via Tasso. Si tratta di 39 pezzi di carta con appunti, pensieri, messaggi per la madre e pensieri per la ragazza di cui il giovane era innamorato, Marcella. (segue)