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Francia: dopo tweet delle polemiche Murdoch chiarisce

15 gennaio 2015 | 17.16
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Dopo il tweet polemico con cui il 10 gennaio aveva commentato le stragi terroristiche di Parigi, Rupert Murdoch corre ai ripari e tenta di placare il coro di critiche che lo ha investito. "Forse la maggior parte dei musulmani sono pacifici, ma fino a quando non riconosceranno e distruggeranno il loro crescente cancro jihadista devono essere considerati responsabili", aveva scritto sul proprio account il magnate australiano dei media. A rincarare la dose, Murdoch in un successivo tweet aveva aggiunto che davanti al pericolo jihadista nel mondo, "la correttezza politica è solo negazione e ipocrisia".

La reazione tra gli utenti del social network e tra molti dei suoi oltre 550mila follower era stata immediata. Tra accuse di generalizzazione e banalizzazione della tragedia consumatasi in Francia, era addirittura stato creato l'hashtag di protesta, #RupertsFault (colpa di Rupert, ndr). Ai tweet polemici nei confronti dell'editore miliardario si era aggiunto anche quello di JK Rowling, l'autrice di Harry Potter, che aveva scritto: "Sono nata cristiana. Se questo mi rende responsabile di Rupert Murdoch allora mi auto-scomunico".

Ecco allora che da Murdoch è arrivata una parziale rettifica, con un tweet che definiva "straordinarie" le scene della grande marcia repubblicana di Parigi di domenica e nel quale si ricordava l'"eroico sacrificio" di Ahmed Merabet, il poliziotto musulmano ucciso dai fratelli Kouachi. Poi nelle ultime ore, altri due tweet chiarificatori. "Certamente non tutti i musulmani sono responsabili per gli attacchi di Parigi. Ma la comunità musulmana deve discutere e affrontare l'estremismo", recita il primo, seguito da "decine di migliaia di vittime del jihadismo sono musulmani e milioni lo combattono. Ma è importante che le persone di qualsiasi fede affrontino la minaccia".

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