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G20: "Crescita bassa, pesano tensioni sui dazi"

09 giugno 2019 | 19.56
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I ministri delle Finanze e i Governatori delle banche centrali si dicono pronti ad affrontare i rischi con le azioni necessarie. L'allarme Fmi

(Afp)
(Afp)

La crescita globale avanza, nel 2019 e nel 2020, a ritmo moderato ma rimane, tuttavia, bassa e, soprattutto, pesa l'acuirsi delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. E' con preoccupazione che i ministri delle Finanze e i Governatori delle banche centrali del G20 guardano alla 'guerra' dei dazi in corso tra i due giganti e si dicono pronti ad affrontare i rischi con le azioni necessarie. Va in questa direzione l'impegno, che al termine della due giorni di Fukuoka, il G20 ha messo nero su bianco nel comunicato finale.

"La crescita globale sembra stabilizzarsi ed è proiettata verso un incremento moderato quest'anno e nel 2020. La ripresa è supportata da continue accomodanti condizioni finanziarie, misure di stimolo che hanno i loro effetti in alcuni Paesi". Ma la crescita è "bassa e rimangono rischi orientati verso il basso. Soprattutto, si sono intensificate le tensioni commerciali e geopolitiche", si legge al primo punto dello statement di Fukuoka. "Continueremo - è l'impegno enunciato - ad affrontare questi rischi e ad essere pronti a intraprendere ulteriori azioni".

"La principale minaccia deriva dalle continue tensioni commerciali", ha ammonito Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale. L'Fmi ​​stima che i dazi Usa-Cina, compresi quelli incrementati lo scorso anno, potrebbero ridurre il livello del Pil globale dello 0,5% nel 2020 ovvero circa 455 miliardi di dollari statunitensi. Questo, per Lagard, "potrebbe avere una significativa incidenza negativa sulle attese di andamento economico".

Nonostante queste nubi che sovrastano l'economia globale, l'impegno del G20 rimane quello "a raggiungere una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva e a salvaguardare i rischi di ribasso, intensificando il dialogo e le azioni per aumentare la fiducia". E, sollecita, "la politica fiscale dovrebbe essere flessibile e favorevole alla crescita" assicurando che "il rapporto debito-Pil sia un sentiero sostenibile". Inoltre, "la continua attuazione di riforme strutturale migliorerà il nostro potenziale di crescita".

Avanti poi con la riforma della tassazione sui colossi del web. Il G20 si impegna a continuare la cooperazione per un "sistema fiscale internazionale globalmente equo, sostenibile e moderno", affermano le economie del G20. "Accogliamo con favore i recenti risultati sulla trasparenza fiscale, compresi i progressi sullo scambio automatico di informazioni finanziarie ai fini fiscali", sottolineano.

E oggi a Fukuoka, tra le analisi e le valutazioni degli scenari globali, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è tornato ad affrontare la questione dei minibot, dopo il doppio attacco dei due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. "Non credo che ci sia una discussione interessante perché abbiamo discusso di alcune opinioni, ma non è una questione principale che andremo a trattare a livello di governo", ha detto il titolare del dicastero di via XX Settembre. Sul fronte Ue, "abbiamo un negoziato e un dialogo con la Commissione Ue e sono sicuro che troveremo una soluzione perché il governo italiano è solito rispettare le regole di bilancio dell’Ue", ha assicurato ribadendo che sul deficit le aspettative sono quelle del Def.

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