La spiegazione della biologa a 'DiMartedì': "E' estremamente diffusa anche in altre specie, ci sono anche animali che cambiano sesso"
"Gay contro natura? Io ho un problema iniziale a pensare che gli esseri umani debbano adeguare il proprio comportamento a quello che fanno altre specie. Nel caso dell'omosessualità il problema non c'è, perché l'omosessualità è prevista dalla natura e dall'evoluzione, tant'è che è estremamente diffusa". Lo spiega la biologa Barbara Gallavotti durante la trasmissione 'DiMartedì' su La7.
"Ci sono qualcosa come 1.500 specie diverse nelle quali si sono visti comportamenti omosessuali: andiamo dai mammiferi al moscerino della frutta, quindi c'è tutta la gamma -rimarca la scienziata-. Per comportamenti omosessuali intendiamo coppie stabili, coppie temporanee, coppie che si formano per allevare una prole ottenuta con l'aiuto di qualche altra specie, ci sono in natura animali che cambiano spontaneamente sesso nel corso della vita, magari trascorrono la prima parte dell'esistenza come maschi e la finiscono come femmine".
"Quindi -conclude- da questo punto di vista se ci appelliamo alla natura possiamo considerarci liberi. Resta da capire se vogliamo basare i nostri diritti fondamentali su quello che fanno i moscerini della frutta, perché ci resta da girare intorno alle mele marce e poco altro".