"La misura Garanzia Giovani sta entrando a regime". A dirlo il sottosegretario al ministero del Lavoro, Luigi Bobba, in un'intervista a Labitalia. "Abbiamo registrato -rileva- dati positivi in relazione alle chiamate dai centri per l'impiego e dalle agenzie accreditate, oltre che alle offerte di lavoro, di formazione e tirocinio che sono state proposte".
"Il fatto che ci siano così tanti giovani che si sono iscritti -fa notare il sottosegretario- significa che i cosiddetti Neet, che non vanno né a scuola né a lavoro, si sono comunque mobilitati e hanno avuto un comportamento attivo. Anche i centri per l'impiego stanno rispondendo, pur in mezzo a tante difficoltà, a questa nuova domanda".
"La tendenza dell'ultimo mese -sottolinea- è significativa e spero che anche il numero delle proposte che vengono fatte a questi giovani abbia un tasso di crescita di circa il 18-20%. Se così fosse, la distanza tra quelli che si sono iscritti e quelli che hanno avuto una proposta effettiva si potrebbe accorciare".
"A fine anno -continua Luigi Bobba- vedremo se le Regioni saranno state capaci di impegnare l'intero ammontare, di un miliardo e mezzo, ripartito a seconda del tasso di disoccupazione locali. Già oggi siamo al 76% di impegno delle risorse, quindi immagino che questo obiettivo sia conseguito. Anche perché l'obiettivo vero e importante è che, insieme agli impegni fatti dalle Regioni, poi ci siano i cosiddetti patti di servizio che si fanno con i ragazzi".
"Migliorare l'occupabilità delle giovani generazioni -ammette il sottosegretario al Lavoro- significa raggiungere due risultati: dare competenze e offrire loro le capacità che favorisca un effettivo inserimento al lavoro".
"Si punta, inoltre, a togliere -avverte- lo scoraggiamento di questi giovani che l'assenza prolungata dal mercato del lavoro, dopo che sono finiti gli studi, diventa un sentimento difficile da rimuovere. Se riusciamo a fare questo, anche Garanzia Giovani avrà raggiunto i suoi obiettivi".
